SPORT
La storia si ripete. E' infatti la Stanford University a conquistare per il secondo anno consecutivo la NCAA College Cup 2016, superando ai rigori  5-4 Wake Forest (North Carolina), dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sullo 0-0. Nel 2015 i californiani, con i campo il giovane asso dei Sounders Jordan Morris, avevano superato Akron ai rigori in semifinale e poi vinto il titolo contro Clemson. Back to back! So proud of @StanfordMSoccer #??— Jordan Morris (@JmoSmooth13) December 11, 2016 Per Stanford nemmeno un gol subito nel mini torneo finale, primo club a riuscirci dopo Wisconsin nel 1995 e sempre Stanford nel 1976, chiudendo la stagione con 15 vittorie 5 pareggi e 3 sconfitte (tutte nelle prime quattro giornate). Terzo titolo per il coach di Stanford Jeremy Gunn, che già nel 2011 aveva vinto la College Cup con Charlotte. Partita aggressiva per Wake Forest, specie nel secondo tempo, ma Stanford ha ribattuto colpo su colpo mettendo in difficoltà il portiere Andreu Cases Mundet, che al 71' ha salvato momentaneamente il risultato  per poi ripetersi sette minuti dopo su colpo di testa di Adrian Alabi. I supplementari sono tutti di Stanford, con i Deacon Demons costretti al contropiede. Ma nulla succede sino ai rigori, in cui il portiere dei californiani Andrew Epstein si dimostra decisivo con due parate per la conquista del titolo. Watch the moment @StanfordMSoccer clinched the 2016 #CollegeCup! pic.twitter.com/8PEGrCA4LX— NCAA Soccer (@NCAASoccer) December 11, 2016

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Se sia la fine oppure l'ennesima crisi da cui risollevarsi più forti di prima ancora non è dato sapersi. Per ora quel che è certo è che i New York Cosmos, storica franchigia che ha portato negli Usa nomi come Pelé, Beckenbauer, Chinaglia, Raul e che in estate cullava il sogno Totti, stanno attraversando uno dei momenti più difficili della loro storia. Il fallimento è alle porte tanto che la società avrebbe rescisso tutti i contratti dei propri tesserati, al momento liberi di accasarsi altrove a parametro zero. Tra questi anche Andrea Mancini, il figlio giramondo del Mancio, che ha debuttato lo scorso 23 ottobre nella vittoria per 4-0 contro il Miami Fc di Nesta. Ma non è tutto, stando a indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti, con i Cosmos rischia di sparire anche l'intera North American Soccer League, la seconda lega del calcio Usa alle spalle della MLS; in quanto ad oggi solo 4 squadre prenderebbero parte alla prossima stagione. MOTIVI — La crisi della franchigia newyorkese deriva da un passivo di circa 30 milioni di dollari che per una lega, con un seguito e delle entrate decisamente inferiori rispetto a quelle europee, risulta essere ingentissima. Il presidente O'Brien starebbe cercando nuovi investitori per cercare di rilanciare il progetto ma al momento nessuna proposta si è rivelata concreta. Per questo ai calciatori saranno pagati gli stipendi fino a fine novembre e i bonus annuali ma non il mese di dicembre. Sui social poi sono arrivati i messaggi del portiere Jimmy Maurer e del centrocampista Ruben Bover a confermare il momento di incertezza. #ForeverGreen⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️? pic.twitter.com/Frw3qTWllL— New York Cosmos (@NYCosmos) November 14, 2016 STORIA — I Cosmos hanno vinto 8 volte la Nasl: i primi cinque titoli sono arrivati tra il '72 e l'82 quando tra le fila dei newyorkesi si esibivano Pelé e Chinaglia e la squadra di New York dominava la più importante lega del calcio statunitense. Gli ultimi 3 (2013, 2015, 2016) sono arrivati dopo la rinascita dell'agosto 2010, quando i Cosmos sono tornati a far parte della Nasl, diventata nel frattempo la seconda lega USA. Il titolo del 2015 porta la firma di Raùl che ha chiuso col calcio giocato proprio vincendo la Nasl nella finale dei play-off contro l'Ottawa Fury. Fonte: Michela Cuppini - Gazzetta.it

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Il calcio gli manca, ma forse non quello giocato. Infatti Landon Donovan, leggenda dei LA Galaxy e della Nazionale USA, ha deciso di rientrare nel calcio, ma attraverso un suo club in quel di San Diego. Lo scoop è del giornale canadese Ottawa Sun, secondo il quale Donovan, insieme all'analista di FOX Warren Barton, vuole lanciare un team nella USL (Div. III del soccer americano) a San Diego. Già lo scorso dicembre era emersa la notizia dell'acquisto da parte di Donovan e Barton dei San Diego Flash della NPSL (Div. IV), mentre ad aprile Donovan aveva annunciato il suo fidanzamento e il trasferimento a San Diego, dove sta costruendo una villa a La Jolla. Ma l'obiettivo finale sarebbe una franchigia in MLS, laddove a San Diego il calcio di prima divisione manca dal 1984, quando chiusero i San Diego Sockers - club in cui militarono grandi come un giovane Hugo Sanchez (in seguito capocannoniere al Real Madrid), il capitano della grande Polonia del 1974 Kazimierz Deyna e il messicano Leonardo Cuellar - e la stessa NASL. Il progetto di Donovan e Barton potrebbe infatti essere l'embrione del più ampio tentativo guidato dal proprietario dei San Diego Padres (Major League Baseball) di costruire un nuovo stadio per il calcio, per il quale lo spazio arriverebbe nel momento dell'addio dei Chargers della NFL, destinati ad essere trasferiti. Recentemente, in un'intervista a Sports Illustrated, l'MLS commissioner Don Garber ha affermato di aver avviato delle conversazioni con alcuni gruppi a San Diego, ma che il tutto sarebbe davvero preliminare, anche se l'annunciata espansione a 28 apre molti spazi.

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Non molte cose vanno come previsto nello sport.  Il Cosmos, tuttavia, hanno scritto una sceneggiatura perfetta per l'addio al calcio di due icone di questo sport, giunte all'ultima stagione di una splendida carriera. Parliamo di Raul , leggenda del Real Madrid, e Marcos Senna, due ex membri della squadra nazionale spagnola, che lasciano quindi il calcio come solo i campioni fanno: da vincitori. Risultato: la vittoria dei NY Cosmos nel NASL Soccer Bowl è stata nominata quale top story dell'anno da BigAppleSoccer. Inutile dire che Raul ha vissuto emozioni contrastanti nel dover lasciare il campo, chiudendo una carriera lunga quasi due decenni, passati a terrorizzare portieri e difensori avversari. "Questo è come un sogno, finire vincendo una finale", ha detto Raul, autore dell'assist per il terzo gol di Gaston Cellerino all'85', valso il 3-2 contro l'Ottawa Fury FC allo stadio Shuart lo scorso 15 novembre. "Sono molto felice e sono molto triste. Ho una parte del mio cuore è ormai dei Cosmos". Senna, autore del gol vittoria nel NASL Soccer Bowl vinto per 1-0 due anni fa contro gli Atlanta Silverbacks, valso ai Cosmos il primo titolo dopo 31 anni, era felice, e lo era ancor di più per aver chiuso insieme a Raul. "Vincere accanto a Raul era una situazione ideale", ha detto. "Gli sono grato di essere stato qui, di aver la differenza molte volte, segnando anche molti gol. Gol che oggi non ha segnato, ma ha piazzato l'assist della vittoria. E' sempre un game-changer". Entrambi i giocatori dovranno ora affrontare nuove sfide fuori dal campo. Senna non ha dettagliato i suoi piani, mentre Raul sarà parte del settore giovanile dei Cosmos, che lo hanno voluto fortemente. Le finali sono spesso noiose, ma il Soccer Bowl è stato pirotecnico, con cinque gol in 22 minuti e un cartellino rosso. Eroe della serata è stato l'attaccante argentino (passato anche a più riprese per Livorno tra il 2009 e il 2013), che in regular season aveva segnato solo una volta in 8 match, per poi diventare fondamentale con prima un gol nella semifinale vinta per 2-1 sui Fort Lauderdale Strikers. La stagione dei Cosmos ha visto il club di maggior successo della storia del calcio USA volare a Cuba per uno storico incontro con la nazionale cubana, con vittoria per 4-1, ma il punteggio finale non aveva importanza. Piuttosto, la diplomazia e la sportività legati al match sono parte del eprcorso di abbattimento delle barriere tra i due paesi. In "Lamar Hunt" US Open Cup i NY Cosmos hanno giocato il primo storico derby contro il New York City FC, battuti per 4-3 ai rigori - fondamentali le parate di un Jim Maurer tra i migliori dell'anno - dopo aver recuperato un deficit di due reti. Meno bene è andato il turno successivo, che ha visto i biancoverdi uscire sconfitti per 4-1 alla Red Bull Arena contro una delle squadre top della MLS 2015. Tra i successi dell'anno anche la full regular season (15-4-11), ottenendo così giocare in casa-campo durante i playoff. Tra i singoli, in evidenza - oltre agli spagnoli - il centrocampista Leo Fernandes, in prestito dalla Philadelphia Union, vera e propria rivelazione dell'anno: otto gol, come Raul, e tre assist nella regular season. In difesa invece la roccia rimane Carlos Mendes - primo giocatore ingaggiato dai Cosmos al loro ritorno in campo - nominato nei NASL Best XI. Lo sguardo però ora è rivolto al 2016, primo anno senza Senna e Raul, e coach Giovanni Savarese è già alla ricerca di sostituti adeguati ad una maglia storica indossata negli anni d'oro da campioni quali Pelé, Franz Beckenbauer, Giorgio Chinaglia e Carlos Alberto.  

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La novità è negativa per la NASL, ma non per la città di San Antonio, che vede il suo futuro calcistico pieno di prospettiva. La North American Soccer League, Division II del calcio USA, ha annunciato l'addio della franchigia dei San Antonio Scorpions a seguito dell'accordo che ha portato il proprietario a cedere squadra e stadio all'organizzazione sportiva dei San Antonio Spurs in cambio di una donazione da $3 milioni al Morgan’s Wonderland, il parco divertimenti per ragazzi disabili messo in piedi da Hartman. Il Toyota Field, 8.000 posti facilmente espandibili a 18.000, diventerà il fulcro su cui gli Spurs intendono costruire la scalata alla MLS, che passerà per l'ingresso nella USL PRO, Division III della piramide calcistica americana che già da due anni lavora in cooperazione con la Major League Soccer, che vi schiera anche alcune squadre "B". La Spurs Sports & Entertainment (SS&E), cioè la società proprietaria degli Spurs, in accorso con la Contea di Bexar ha ottenuto la gestione dello stadio per 20 anni, e al più presto conta di portare in città una franchigia di MLS, possibilità apertasi dopo che recentemente il Board of Directors della lega ha ufficializzato l'obiettivo di arrivare a quota 28 squadre entro il 2025. LEGGI: I San Antonio Spurs puntano alla MLS La USL dai 24 teams nel 2015 salirà a 29 nel 2016, con San Antonio che va ad aggiungersi alle nuove entranti Swope Park Rangers di Kansas City (squadra B dello Sporting), Orlando, la texana Rio Grande Valley e dalla Pennsylvania Lehigh Valley, oltre a Cincinnati. San Antonio era in lista già da oltre 10 anni tra le candidate all'ingresso nella lega, ma non aveva mai trovato una proprietà con le risorse adeguate per poter sfruttare la forte ispanizzazione dell'area metropolitana della città, sempre più calciofila. Sino ad oggi almeno.

MLS

DARIO TORRENTE Dopo un leggero sbandamento dovuto forse alla brutta sconfitta di Us Open Cup contro i cugini Red Bulls i Cosmos sembrano essere tornati il rullo schiacciasassi che tutti si aspettano. Certamente oramai le altre squadre conoscono il potenziale di New York e quando giocano contro la squadra allenata da Savarese danno il meglio di loro sia per avere speranze di poter disputare i play-off sia per avere notorietà visto che una sconfitta dei Cosmos fa sempre notizia. Dopo aver pareggiato due volte sia in casa che in trasferta contro gli Indy Eleven e perso in Florida sebbene immeritatamente contro la matricola Jacksonville, i ragazzi in casacca verde hanno ottenuto due vittorie casalinghe contro Fort Lauderdale e Minnesota si ritrovano ancora in Florida al Lockhart Stadium, casa degli Strikers battuti 2-0 tra le mura amiche dell'Hofstra Stadium ed assetati di rivincita sia per l'onore che per la classifica. Sotto una pioggia fastidiosa gli Strikers partono a razzo e già nei primi minuti Jimmy Maurer deve faticare non poco contro i tiri pericolosi di PC, Thomas, Freitas e Gabriel. Al 23' gli Strikers passano in vantaggio grazie ad un calcio di rigore trasformato da Gabriel. Fino alla fine del primo tempo i Cosmos sembrano non esistere e il portiere dei newyorkesi fa miracoli contro gli attaccanti di Fort Lauderdale. Tre minuti dopo l'inizio del secondo tempo la squadra di casa raddoppia grazie a Walter Ramirez. Pochi minuti dopo i Cosmos fanno entrare Mkosana e Moffat per Sztela e Wright ma la solfa sembra non cambiare, dopo dieci minuti gli Strikers segnano la terza rete sempre grazie a Walter Ramirez. La partita sembra decisa ma quando si parla dei Cosmos bisogna aspettarsi di tutto e gli avversari dovrebbero saperlo, così al 62' appena tre minuti dopo il terzo goal di Fort Lauderdale i Cosmos segnano accorciando le distanze grazie al brasiliano cresciuto a Long Island Leo Fernandes, il quale sfrutta un assist di Hunter Freeman. Quattro minuti dopo lo scozzese Moffat grazie a un potente tiro riduce ulteriormente lo svantaggio dei Cosmos. Da quel momento vi è un vero e proprio capovolgimento di fronte col portiere degli Strikers costretto a fare buona guardia sui tiri di Moffat e Raul, che riesce persino a farsi ammonire. Nel frattempo l'italo-uruguaiano Sebastian Guenzatti ha sostituito a centrocampo Walter Restrepo e il giocatore ringrazia l'allenatore Giovanni Savarese che lo ha fatto entrare in campo con una rete segnata all'ultimo minuti che gela i 5667 spettatori oramai sicuri di assistere a una vittoria della squadra di casa. Ancora una volta i “Cardiac Cosmos” si dimostrano all'altezza della propria fama, a dimostrazione che contrariamente al parere di giornalisti come Jim Rome e la sua pletora di epigoni frustrati come Ann Coulter e Dan Shaughnessy il soccer è uno sport pieno di suspence e adrenalina proprio come gli sport più genuinamente americani a dispetto del basso numero di punti segnati rispetto ai “Big Four”. Questo preziosissimo punto fa si che i Cosmos restino in carreggiata per il trofeo estivo e per la Woosnam Cup, equivalente del Supporters Shield della MLS. Il giorno di ferragosto invece i Cosmos hanno affrontato e battuto quello che lo scorso anno è stata la loro nemesi ovvero i San Antonio Scorpions, quest'anno l'ombra del team vincente e temibile dello scorso anno anche se in ripresa. L'unica nota negativa della giornata è stata ancora una volta la scarsa affluenza di pubblico, appena 4000 spettatori assiepati sugli spalti dell'Hofstra Stadium, ma dello scarso attaccamento degli sportivi di Long Island al soccer e di tutto ciò che ne consegue se ne è già abbondantemente parlato. Tornando a parlare di calcio giocato fino al 45' la partita è molto combattuta con un botta e risposta tra le due squadre con Jimmy Maurer che deve rendersi operoso per parare i tiri dell'ex Joseph Nane e di Khari Stephenson mentre Daniel Fernandes fa altrettanto contro lo spagnolo Raul e Lucky Mkosana. Il risultato a reti bianche viene schiodato negli ultimissimi minuti del primo tempo quando il solito Leo Fernandes sblocca il risultato, ma non c'è nemmeno il tempo di battere a centrocampo che San Antonio pareggia grazie ad una rete di Milton Palacios scaturito da un assist di Billy Forbes. Il tempo per Raul di tirare ancora una volta in porta e l'arbitro manda le squadre negli spogliatoi, ma pochissimi minuti dopo l'inizio del secondo tempo Brad Rusin con un maldestro autogoal ridà il vantaggio alla squadra di casa. Entrambe le squadre effettuano alcune sostituzioni, Giuseppe Gentile sostituisce Khari Stephenson per San Antonio e Marcos Senna entra in campo sostituendo Andre Flores. L'italo-americano Gentile si rende pericoloso e i Cosmos effettuano un'altra sostituzione facendo entrare Restrepo per Guenzatti. Sul finire della partita il francese Eric Hassli, già dei canadesi Vancouver Whitecaps, entra per sostiuire lo sfrortunato Brad Rusin mentre Josue Soto prende il posto di Cèsar Elisondo. Adam Moffat e Milton Palacio fanno ancora una volta botta e risposta, Joseph Nane riesce a farsi espellere, Raul tira ancora una volta in porta ma senza fortuna e viene sostituito proprio allo scadere da Dennis Sztela. Il tempo per Leo Ferandes di un ultimo tiro e l'arbitro decreta la fine della partita. Sabato 22 Agosto i Cosmos hanno affrontato in trasferta i Carolina Railhawks, squadra che per New York è stata spesso ostica, e sono riusciti a vincere per 3-1 dopo il vantaggio iniziale della squadra di casa scaturito al 16' del primo tempo dai piedi di Daniel Scott su assist del pericoloso Ty Shipalane. Nel secondo tempo però subito al 46' i Cosmos grazie al brasiliano Leo Fernandes hanno riportato il risultato in parità, ma non pago di questo ha confezionato al 54' l'assist per il goal di Luckymore Mkosana che torna a segnare dopo un periodo di magra. Tre minuti dopo New York segna il 3-1 grazie allo scozzese Adam Moffat su assist del salvadoregno Flores, e a nulla servono gli assalti all'Ok Corral di Nacho Novo, Daniel Scott e Jaime Dell, entrato nella metà del secondo tempo. Grazie a questa vittoria ottenuta peraltro su un campo difficile salgono al secondo posto a due punti dalla volpe Ottawa Fury . A classifiche congiunte invece i Cosmos balzano al primo posto, valevole per la Woosnam Cup, con ben sette lunghezze dai capitolini canadese, quest'anno sembra che le squadre del paese della foglia d'acero vogliano dire la loro, e lo scorso mercoledì New York ha pareggiato sul difficile campo dei Fury con un risultato ad occhiali mantenendo la situazione immutata, però domenica pomeriggio la squadra della grande mela ha vinto contro i Carolina Railhawks in maniera rocambolesca nel classico stile cardiac Cosmos. La squadra di casa era passata in vantaggio già al secondo minuto grazie a un goal del salvadoregno Flores su assist di Raul, vero deus ex machina della squadra, ma al 23' e al 42' su assist di Ty Shipalane Nazmi Albadawi porta in vantaggio gli ospiti, ma nel secondo tempo i Cosmos attaccano senza sosta e al 62' Raul riporta il risultato in parità. Ma la squadra di Savarese non è appagata e riesce all'85' a portarsi in vantaggio grazie a un goal di Lucky Mkosana grazie ad un assist del giovanissimo Haji Wright entrato solo quattro minuti prima. Grande prova di carattere della squadra salutata da 5257 spettatori. Intanto nello spogliatoio qualcosa si muove. I Cosmos hanno ufficialmente promosso in prima squadra la veloce ala spagnola Ruben Bover, che già si era messo in mostra nella squadra B ed ha contribuito non poco alla vittoria del titolo NPSL ed è stato anche nominato MVP della lega. In passato il ragazzo aveva militato in squadre minori inglesi e spagnole ed aveva fatto parte anche della seconda squadra dei New York Red Bulls. Vedremo se Bover diventerà col tempo un titolare inamovibile e se i Red Bulls si pentiranno della loro scelta di lasciarlo libero per giunta ad un'altra squadra della stessa città per giunta. Lascia invece New York il norvegese Mads Stokkelien, l'anno scorso capocannoniere sociale con 8 centri più la doppietta in Us Open Cup contro i New York Red Bulls, una delle poche note intonate durante lo scorso anno di stecche. Quest'anno però l'ex under 21 anche per via dell'arrivo di Mkosana ma soprattutto per via di Raul aveva perso il posto da titolare e veniva utilizzato per brevi scampoli di partita, da qui la decisione del giocatore accettata e compresa dalla società di migrare verso più verdi pascoli. Già alcune voci lo danno vicino a due squadre norvegesi, l'Ik Start ed il Viking FK, speriamo per lui che il ritorno in patria vero o presunto faccia si che Stokkelien riesca a guadagnarsi la maglia della nazionale maggiore e recuperare il terreno perso a causa di un brutto infortunio. Sicuramente i Cosmos resteranno una tappa fondamentale della sua carriera. La squadra di Seamus O' Brien però non è rimasta con le mani in mano, ed in tempi rapidissimi ha colmato la lacuna formatasi con la dipartita del norvegese ed ha portato alla corte di Savarese l'argentino Gaston Cellerino, cannoniere precedentemente in forza ai cileni del Santiago Wanderers e con esperienze passate, purtroppo non tutte andate a buon fine con Racing, Celta Vigo, Livorno e U. La Calera. Al momento il giocatore non è ancora disponibile per via di lungaggini burocratiche inerenti al visto et similia ma presto Savarese potrà contare su un nuovo attaccante. Onestamente viene da pensare che la montagna ha partorito il topolino dopo i nomi che erano stati fatti quali Hercules Gomez, che purtroppo ha scelto la via di Toronto, Enzo Maresca, l'ex laziale Ledesma ed il greco, peraltro free agent George Samaras. L'acquisto di Gaston Cellerino suona di ripiego, come un acquisto fatto per urgenza ma la notizia ha un che di delusione ed amarezza. Non è detto che l'argentino non porti un vistoso contributo all'attacco dei Cosmos ed al livello della lega in generale, ma visto il blasone della squadra e la recente difficoltà di portare gente allo stadio persino con Senna e Raul in campo, forse un nome più altisonante avrebbe fatto in modo ai aumentare le presenze all'Hofstra Stadium, in più c'è da dire che il campionato cileno non è tra quelli più titolati in America Latina, e le sue esperienze in Europa sono state deludenti, per cui ancora una volta i Cosmos hanno deciso di fare una scommessa, decisione che a volte ha portato a buoni frutti quali il ritorno ad alti livelli in campo per l'ex nazionale ed ex Brescia Dennis Sztela ma che altre volte ha portato ad amare delusioni come l'attaccante olandese prelevato dai San Antonio Scorpions Hans Denissen, acquistato ancora infortunato e che una volta tornato in campo non ha fornito il contributo che ci si aspettava. Vedremo se una volta disponibile l'argentino ex Livorno sarà in grado di fugare i dubbi di cui sopra e diventare un idolo dei tifosi nonché quel cannoniere che i Cosmos aspettano da troppo tempo. Speriamo di vedere presto Gaston Cellerino diventare un incubo per le difese avversarie ed un idolo dei tifosi, specie per gli ultras del gruppo denominato “La banda del Cosmos” composto per la quasi totalità da tifosi di origine latino-americana. Comunque con la dipartita di Stokkelien si è liberato un altro slot utilizzabile per tesserare un giocatore straniero e fonti autorevoli dicono che i Cosmos siano ancora sulla pista del greco Samaras, conteso anche dalla Sampdoria, vedremo chi la spunterà stavolta tra le due squadre. Un'ultima notizia molto dal sapore di vecchia NASL è quella che giovedì 22 Settembre, prima dello scontro cruciale contro i canadesi dell'Ottawa Fury, scenderanno in campo le vecchie glorie di Messico e Colombia per celebrare il legame sportivo e storico dei Cosmos con l'America Latina. Per la Colombia molto probabilmente scenderanno in campo Faustino Asprilla, già del Parma nei suoi anni d'oro, Adolfo Valencia soprannominato “El Tren” e il Gullit biondo Carlos Valderrama, che militò in MLS nei primissimi anni della lega. Per i messicani è quasi sicura la presenza di Luis Herandez, Jared Borghetti e il portiere Jorge Campos, anche lui non nuovo negli Usa. Per la modica somma di venticinque presidenti morti si potrà assistere a questa partita amichevole tra vecchie glorie e successivamente ad uno scontro di cartello per la testa della classifica Nasl. Ci si domanda però se queste mosse di marketing si rivelino poi veramente efficaci per attirare l'interesse dei latinos presenti a Long Island e poter aumentare così le presenze allo stadio, ai posteri l'ardua sentenza, intanto trapela la notizia che lo sconcertante silenzio sull'approvazione del nuovo stadio in quel di Belmont ha allarmato persino la confederazione sindacale dello stato di New York, tanto che Mario Cilento, presidente dell'AFL-CIO si è rivolto all'ESDC l'ente preposto, in questo tono: “Con rispetto vi chiedo che vi adoperiate in modo che questo progetto venga approvato, assicurando così alla comunità locale, ma anche alla squadra che New York tiene ai Cosmos”. L'interesse dei sindacati, che sebbene non siano così influenti come in Europa hanno comunque il loro peso, specie negli stati tradizionalmente democratici, è per via dei posti di lavoro che la costruzione del nuovo stadio porterebbe e dell'indotto che si verrebbe a creare una volta ultimato in una zona dello stato di New York povera di opportunità. Vedremo se questo aiuto inaspettato smuoverà l'ESDC dal torpore o se i Cosmos dovranno abbandonare i loro piani e ripiegare su un piano B, per ora da New York è tutto.

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Arriva peso in attacco - in tutti i sensi - per i New York Cosmos della NASL capitanata da Raul, ha ufficializzato l'ingaggio dell'attaccante ex Livorno Gaston Cellerino, in arrivo dai cileni Santiago Wanderers Per ricordare la storia professionale e le gesta italiane di Cellerino, che comunque nella NASL potrebbe trovare un suo ruolo di rilevo, specie con a fianco l'asso spagnolo Raul, recuperiamo questo pezzo di TMW. Cellerino, dal duello di mercato Lazio-Livorno ai colpi proibiti in Cile Qualche anno fa è stato al centro di un curioso duello di mercato fra Lazio e Livorno: parliamo di Gaston Cellerino, sul finire della prima decade degli anni 2000 tra i centravanti emergenti del Sudamerica. Argentino classe 1986, vivaio del Boca Juniors, Cellerino trova fortuna prima in Perù, dove vince il campionato con l'Univrersidad San Martin, poi in Cile dove con i Rangers de Talca segna a raffica e finisce dietro Lucas Barrios nella classifica cannonieri. Punta di stazza, Cellerino si mostra abile pure in acrobazia, diventando famoso per le rovesciate. Nel gennaio 2009 il presidente della Lazio Claudio Lotito sembra chiudere l'affare ma perde tempo, vorrebbe il giocatore in prestito. Nell'ombra però si muove il Livorno, che pur giocando in Serie B soffia il giocatore ai biancocelesti staccando un assegno da 3 milioni di euro per acquistarlo a titolo definitivo. A sorpresa viene presentato in sala stampa nell'immediato post-partita di una gara di campionato, contro l'Avellino: "Il mio obiettivo è quello di portare subito il Livorno in serie A" dichiara in pompa magna Cellerino. E in A il Livorno effettivamente ci va. Peccato che il contributo dell'argentino sia minimo: 7 le presenze totali (solo 2 partite giocate per intero) e un gol segnato, in una gara tra l'altro poi persa. La risalita mette in secondo piano i problemi di ambientamento del giocatore, che viene confermato anche nella categoria maggiore. In verità il tecnico Gennaro Ruotolo non ci punta molto e il subentrato Serse Cosmi ancor meno: 5 gettoni di presenza che fanno un totale di 79 minuti. Il contributo, inutile dirlo, è nullo. Le famose rovesciate del Cile lasciano spazio a un incedere lento e goffo sui campi di Serie A. A gennaio la cessione in prestito in Spagna, al Celta Vigo, dove non va meglio: 12 presenze, 1 gol che portano a rispedire il giocatore al mittente. Tornato a Livorno all'inizio della stagione 2010/11 con la squadra tornata in Serie B, il bottino è ancora desolante: 14 presenze, un gol. Si cerca di cedere il giocatore, senza successo. Il club riesce a rimediare due trasferimenti in prestito prima in Argentina al Racing Club, poi in Cile all'Union La Calera, dove finalmente ritorna a giocare e segnare con continuità. Fino a una sera di novembre quando, in una partita contro il Santiago Wanderers, viene colto da un raptus e colpisce il portiere avversario Mauricio Viana con un colpo da kung fu. Cellerino finisce dritto in commissariato con l'accusa di aver violato la legge contro la violenza negli stadi, rischiando fino a 3 anni di carcere. Seguirà la giustificazione di Cellerino, che dirà di aver reagito a seguito di insulti nei confronti dei propri familiari. Il giocatore evita la galera ma il buon senso suggerisce si lasciare il Cile, così Cellerino si ritrova per l'ennesima volta a Livorno dove, sopportato a malapena, collezionerà da gennaio a giugno 2013 appena 3 gettoni di presenza, prima di lasciare definitivamente il club. Cartellino in mano, Cellerino torna nel suo amato Cile per cercare di rifarsi una reputazione. Ironia del destino firma per il Santiago Wanderers, ritrovando proprio Mauricio Viana.

Calciomercato

Il periodo difficile dei New York Cosmos sembra essere finito, esorcizzato da due vittorie casalinghe contro gli storici rivali dei Fort Lauderdale Strikers  ed i Minnesota United, una delle compagini più competitive della lega. Riguardo agli Strikers bisogna anche ricordare che sono la squadra che recentemente è stata comprata da una cordata brasiliana che può annoverare tra i propri investitori l'ex stella di Barcellona, Inter e Real Madrid Ronaldo, segno che la Nasl cresce quotidinamente in termini di redditività e credibilità, senza contare il livello di competitività e spettacolo in campo, tanto più che oltre il contratto televisivo con la celebre rete ESPN ora tutti i club della lega hanno un contratto con un'emittente locale, e dopo la dipartita della multinazionale brasiliana Traffic Sport dovuto al coinvolgimento della compagnia negli scandali FIFA che hanno portato alle dimissioni dell'apparentemente inamovibile Joseph Blatter, la celebre ONE, network sportivo che trasmette tra le altre cose le partite dei New York Cosmos ne ha preso il posto come investitore, dimostrando così ancora una volta che il progetto è solido e che la Nasl venderà cara la pelle, gli stati maggiori di MLS e USL sono avvertiti. Il Minnesota United invece nel 2018 lascerà la Nasl per la MLS prima di allora dovranno disputare oltre la stagione in corso altri due campionati in questa lega comunque molto competitiva, vedremo se prima di migrare verso più verdi pascoli riusciranno a mietere trofei magari strappandoli proprio ai Cosmos come già accadde lo scorso anno con il titolo primaverile. Tornando a parlare della partita i Cosmos hanno quasi sempre dominato in campo sebbene fino al goal di Hunter Freeman, talmente bello da sembrare casuale e fortunoso, Flores Meija, Freitas e Sanfilippo avevano cercato di andare a segno ma solamente Sanfilippo era riuscito a rendersi pericoloso al 24', ma dopo tre minuti è arrivato il goal di Freeman, che ha recentemente rinnovato il contratto con la squadra diretta da Savarese, a schiodare il risultato. Dopo il goal di New York Ayoze cerca il raddoppio ma fino alla fine del primo tempo sono gli Strikers che cercano di rendersi pericolosi coi tiri di PC, Gabriel, Stefano Pinho e James Marcelin, ma la dura legge del goal si palesa al 43' con il raddoppio del brasiliano Leo Fernandes, una delle piacevoli sorprese del mercato dei Cosmos per la stagione in corso,arrivato in prestito dai Philadelphia Union. Nel secondo tempo le squadre effettuano alcune sostituzioni ma la solfa non cambia anzi i tentativi degli Strikers di andare a segno si fanno più velleitari e dopo qualche cartellino giallo la partita finisce col risultato di 2-0 per la squadra di casa, che si stacca dall'immeritato ultimo posto della classifica Nasl della Fall Season  Mercoledì sera invece sempre tra le mura dell’Hofstra Stadium è andata in scena la singolar tenzone tra Cosmos e Minnesota, che  passa in vantaggio all’ 8’ del primo tempo grazie a un goal di Christian Ramirez. New York non si perde d’animo e al 13’ l’ex San Antonio Walter Restrepo riporta il risultato in parità. Da quel momento la partita è quasi a senso unico per i Cosmos  con Jimmy Maurer impegnato solo una volta al 36’. Il secondo tempo vede continui cambi di fronte ed una partita combattuta e spettacolare fino al goal spettacolare di Hunter Freeman dalla distanza. Freeman è stato giudicato dallo sponsor Fly Emirates man of the match. Unica nota stonata a parte la mancanza in campo di Marcos Senna, al momento bloccato per via di problemi col visto, è stata ancora una volta la scarsa presenza di spettatori sugli spalti, appena 4503 presenze per una partita di cartello,e 3607 paganti durante uno scontro di vertice sebbene di mercoledì sera. Forse sarebbe realmente il caso che i Cosmos abbandonino Long Island e si dirigano verso aree più ricettive. E' da dire che la brutta sconfitta in Us Open Cup con i Red Bulls aveva dato un brutto colpo al morale dei tifosi e la Fall Season non era cominciata nel migliore dei modi, doppio pareggio in casa e trasferta contro gli Indy Eleven - squadra che sembra essere diventata la bestia nera dei Cosmos visto che in due anni la squadra di Savarese non è riuscita mai ad andare oltre il pareggio contro la squadra di Indianapolis – ed una brutta sconfitta in Florida ad opera degli esordienti Jacksonville Armada, con risultato finale dal sapore amaro e beffardo visto che New York aveva dominato la partita e Jacksonville ha vinto grazie all'unico tiro in porta con marcatura messa a segno da Tommy Krizanovic al 54'...come si era detto in precedenza citando gli 883, è la dura legge del goal…..in ogni caso il campionato è ancora lungo e dopo un momento di sbandamento la squadra di Savarese sembra essersi rimessa in corsa – al momento occupa il primo posto nella classifica combinata -  e senza sconvolgimenti nell'organico come era invece accaduto nella scorsa stagione funestata da infortuni, squalifiche e defezioni. L'allenatore si è detto soddisfatto della rosa anche se la società si è messa in moto per reperire altri pezzi pregiati sul mercato, non si sa se si tratterebbe di innesti nel parco giocatori a campionato in corso o se gli atleti nel mirino dei Cosmos arriverebbero a New York per la prossima stagione. In passato la squadra di Savarese aveva cercato di aggiungere ai propri ranghi Di Natale ed Hercules Gomez ma le trattative, che sembravano a un buon punto, si sono ad un certo punto improvvisamente ed inesorabilmente interrotte. Attualmente i dirigenti e gli addetti ai lavori ne avrebbero intavolate altre con il centrocampista difensivo Daniele Conti e l'ex under 21 attualmente in forza al Palermo Enzo Maresca, già di Juventus e Siviglia. Altri nomi che stanno circolando sono quelli dell'italo-argentino Ledesma, già della Lazio e dell'attaccante greco Georgios Samaras, già di West Bromwich Albion. L'urgenza di trovare un nuovo attaccante è stata accellerata dalla recente intervista rilasciata da Raul dove l'ex stella del Real Madrid ha annunciato che, complice anche il turf dell'Hofstra Stadium, a fine stagione potrebbe ritirarsi dal calcio giocato, il che, assieme alla già annunciata dipartita dell'ibero-brasiliano Marcos Senna – che rimarrebbe comunque in seno alla società come direttore sportivo – e il pressante corteggiamento di molti club della MLS alla scommessa vinta contro tutti i pronostici Dennis Sztela, farebbe si che i Cosmos debbano ancora una volta rivoluzionare gli organici. Guardando i giocatori che la società avrebbe preso di mira per il futuro prossimo  emerge ancora la tendenza, forse dovuta anche al nome della lega Nasl, di essere una retirement league, un cimitero degli elefanti dove strappare gli ultimi ingaggi milionari prima di smettere col calcio giocato. Maresca e Ledesma sicuramente potrebbero deliziare i tifosi e gli appassionati del soccer in generale con quello che è rimasto in loro della loro classe internazionale indiscussa e cristallina ma forse l'attaccante Samaras sarebbe, per via della sua età, più utile alla squadra vista la maggior energia fisica considerando che a 30 anni un calciatore arriva alla maturazione, un investimento più a lungo termine ed un beniamino per i tifosi al quale affezionarsi più che ad una fugace meteora, senza contare che la comunità greca a New York è molto numerosa, ed essendo pochi i calciatori ellenici con una classe tale da essere chiamati nei più prestigiosi campionati internazionali, la presenza di Samaras potrebbe essere un magnete per far si che la comunità greco-americana si senta rappresentata dai Cosmos. L'arrivo di fuoriclasse internazionali è fondamentale per il blasone ma anche per la sopravvivenza del club stesso vista anche la spietata concorrenza del New York City F.C. che schiera al momento Lampard,Villa e Pirlo e nonostante il pessimo andamento in campionato pur vantando un organico di valore e l'allenatore di esperienza – ma Jason Kreis avrà imparato sulla sua pelle che un conto è gestire e amalgamare una squadra di giovani, gregari, ed onesti pedatori come poteva essere il suo Real Salt Lake, un conto è dover gestire un organico con giocatori d'età e ben tre prime donne – può già vantare una media di 16000 spettatori a partita, numero che presto potrebbe crescere se la squadra diventasse competitiva nel breve periodo. I Cosmos nonostante la storia e il blasone a parte l'euforia della novità e il campionato vinto al primo colpo nel 2013 stanno incontrando difficoltà a totalizzare una media di 5000 presenti, il numero minimo per una buona franchigia Nasl nonostante la presenza in campo di Senna, Raul e l'ex nazionale Szetela. Certamente l'affiliazione dei Cosmos a varie squadre giovanili e amatoriali ben radicate nelle varie comunità della grande mela potrebbe portare nei prossimi anni un sensibile aumento di spettatori ma ancora una volta ci si chiede quanto possa valere la pena di restare a Long Island quando pare sempre più chiaro che la comunità locale non ha interesse nel soccer, e il lungo silenzio sulla costruzione dello stadio nella contea di Belmont la dice lunga. Meno di 4000 spettatori per l'esordio casalingo in Fall Season sono una media anemica che una squadra che vuole rivivere il blasone di quello che fu il circo itinerante della Warner Bros non può accettare per nessuna ragione. E' un insulto sia alla storia della squadra che all'attuale valore espresso in campo e gli investimenti  della Sela Sport. Sicuramente gli arabi proprietari della società non hanno problemi di soldi e probabilmente con la vendita del merchandising sia attuale che vintage, le sponsorizzazioni e i contratti televisivi riescono a non perderci e forse a guadagnare qualcosa, ma la svolta sarebbe lo stadio di proprietà senza dover pagare affitti ingenti a università che nemmeno hanno piacere di ospitare una squadra pro sport, con il campo in turf che scoraggia anche molti fuoriclasse stranieri dal firmare contratti coi Cosmos, così difficile da raggiungere e con quelle orrende righe per il lacrosse in campo che danno un po' quell'aria di arrangiato, raffazzonato, quasi dilettantistico. Allo scoraggiante e innaturale silenzio delle autorità locali di Long Island nonostante le spinte politiche bipartisan da parte di deputati e senatori sia del partito dell'asinello che del grand old party si contrappone la seconda dichiarazione pro soccer specific stadium del presidente del borough di Brooklin Eric Adams il quale in una recente intervista ha reso pubblico ancora una volta il suo pensiero con le seguenti parole: “Se siete stati al Barclays Center potete vedere che è uno dei complessi sportivi migliori del paese, tra basket, pugilato e altre attività sportive così come di intrattenimento, per questa ragione siamo quasi obbligati ad avere uno stadio per il soccer. E farò tutto ciò che è in mio potere per portare il soccer a Brooklin”. Nelle precedenti dichiarazioni Eric Adams aveva parlato di Coney Island ma più recentemente ha affermato che le aree sulle quali l'agognato stadio dei Cosmos potrebbe sorgere sono svariate, qualcosa nel frattempo sembra muoversi perché è stata ufficializzata la notizia per bocca dell'alto dirigente Erik Stover che la semifinale dei play-off per il titolo Nasl 2015, che i Cosmos hanno diritto a giocare in casa avendo vinto lo Spring Championship, non verranno disputati all'Hofstra Stadium bensì all'MCU Park di Brooklin, campo da baseball di proprietà dei Cyclones, squadra di baseball locale. Durante la Spring Season i Cosmos hanno affrontato e battuto su quel diamante gli Ottawa Fury di misura salutati con entusiasmo da una folla di 5000 persone, e sicuramente il 7 Novembre, trattandosi di una finale dei play-off e sicuramente una delle ultime occasioni per vedere giocare dal vivo Marcos Senna e forse anche Raul, è facile che i 7500 posti dello stadio dei Cyclones vengano riempiti velocemente,  i biglietti sono già in vendita. In più bisogna aggiungere che Brooklin è una delle aree più antiche della città, l'antica Breukeleen quando New York si chiamava ancora Nieuwe Amsterdam, è stata una delle mete storiche degli immigrati italiani che lo chiamavano Broccolino, ed oltre agli italo-americani ha visto nei decenni successivi agli anni '60 del XX secolo popolarsi anche di russi, ucraini, polacchi, cinesi e portoricani, tutte comunità che stravedono per il soccer e lo vedono come un forte legame con le rispettive patrie d'origine e l'arrivo di un club pro soccer sarebbe accolto con entusiasmo dagli abitanti di questo borgo che sebbene faccia geograficamente parte di Long Island tende a sottolineare la sua identità e diversità dal resto dell'isola. Se aggiungiamo poi che la squadra in questione altro non è che la squadra più blasonata d'America la risposta delle comunità non può che essere positiva, anche perché come già detto lo stadio e l'indotto non graverebbero sulle tasche dei contribuenti locali di nemmeno un centesimo visto che la Sela Sport costruirebbe tutto a proprie spese  comprese alcune infrastrutture che sarebbero utili agli abitanti della contea e creando anche duemila posti di lavoro stabili. Tutto fa pensare che Belmont verrà lasciata da parte e che i Cosmos potranno finalmente costruire il proprio stadio a Brooklin ma il CEO Erik Stover ha comunque pubblicamente affermato che la società si riserverà di decidere se insistere ancora per la contea di Belmont o guardare altrove a fine anno. Tornando a parlare ancora una volta di calcio giocato la squadra di New York è tornata a vincere anche se a parte la brutta sconfitta nel New Jersey la squadra non era sembrata particolarmente in calo, risultati a parte i ragazzi in maglia verde sembravano comunque in forma sia come rendimento fisico che come gioco espresso. Certamente ora ci sarà da recuperare e le prossime sfide non saranno facili come il rocambolesco 3-3 ottenuto la scorsa settimana in Florida contro gli Strikers assetati di rivincita e sopra di tre reti fino a venti minuti dalla fine, ma i Cosmos han dimostrato carattere e ora si vedrà se sono tornati la squadra schiacciasassi della Spring Season, aspettando le prossime sfide e notizie su stadio e nuovi acquisti qui da New York ora è tutto

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La splendida cavalcata del club amatoriale Chattanooga FC, arrivato sino alla finale della National Premier Soccer League (lega di 65 team che copre 29 Stati), si è fermata di fronte ai New York Cosmos B, vittoriosi per 3-2 ai supplementari. Grande la delusione dei 18.227 presenti sugli spalti dello University of Tennessee Stadium, record per un match amatoriale, a dimostrazione della crescita del calcio e della fame ancor di più di calcio locale e non solo internazionale da parte del pubblico americano. Il Chattanooga ha chiuso la stagione con 17 vittorie, 3 sconfitte e un pari, portando a casa la Hank Steinbrecher Cup, che va al miglior club amatoriale del paese, ma perdendo tutti e tre i match giocati contro club pro (Atlanta Silverbacks in US Open Cup) o con le loro squadre riserve (Atlanta in regular season, Cosmos B in finale). Nella finale dello scorso anno giocata alla Red Bull Arena, il Chattanooga FC era stato sconfitto per 3-1 dai New York Red Bulls U-23, squadra quest'anno passata alla PDL (Premier Development League), lega del sistema USL con cui la MLS ha un accordo quadro. What's your attendance guess? #FillFortFinley #NPSLFinals pic.twitter.com/ZrTuRGCqe2— Chattanooga FC (@ChattanoogaFC) 9 Agosto 2015 Hanno invece chiuso la stagione imbattuti i Cosmos B, allenati da Alecko Eskandarian, ex attaccante di DC United e LA Galaxy tra gli altri e figlio di Andranik Eskadarian, terzino dei Cosmos con Chinaglia e Beckenbauer. “Il pubblico è stato incredibile," ha spiegato Eskandarian al sito dei Cosmos. "Sembrava di giocare contro 19mila persone. E' stato capace di aiutare la squadra a riprendersi quando sembrava crollata. per questo abbiamo accettato di giocare la finale qui. Volevamo testare i nostri giocatori e capire chi possa salire ad un livello superiore”. La squadra B dei Cosmos include l'ex portiere del FC Dallas Kyle Zobeck, l'ex difensore dei Colorado Rapids defender John Neeskens (che non è parente dell'ex grande della Nazionale olandese e proprio dei Cosmos) e l'ex centrocampista dei New York Red Bulls Ruben Bover.

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Forse è la volta buona per rivedere Freddy Adu negli Stati Uniti. Dopo un tour che lo ha portato in Portogallo, Francia, Grecia, Turchia e poi, dopo un breve passaggio alla Philadelphia Union, Brasile, Serbia (allo Jagodina, dove in 6 mesi gioca 14 minuti) e Finlandia, l'ex centrocampista della Nazionale USA ha trovato un accordo coi Tampa Bay Rowdies della NASL (North American Soccer League), la Division II, secondo quanto riporta Ives Galarcep su Goal.com. Adu attualmente milita col KuPS, club della prima divisione finlandese, dove da marzo è sceso in campo solo 5 volte, venendo anche spesso schierato nella squadra riserve. Di lui si è parlato poco tempo fa per uno splendido calcio di punizione, ma certo il salto da giocatore del futuro degli USA a un club finlandese di secondo piano è notevole. Esploso all'attenzione dei media di tutto il mondo con l'esordio a 14 anni in MLS con la maglia del DC United, Adu divenne una celebrità in tutti gli Stati Uniti, contribuendo anche con 5 reti nella sua prima stagione da pro e vincendo la MLS Cup 2005. Nel 2007 poi, alcune grandi prestazioni ai Mondiali U20 sembrarono il suo lancio definitivo nel grande calcio. Ma le aspettative non si sono mai realizzate, facendo di lui un secondo Niil Lamptey (un'ipotesi fatta dal Guardian addirittura all'esordio di Adu). Colpa forse anche della sfortuna (fu ad esempio Camacho a volerlo al Benfica, ma fu esonerato immediatamente) ma molto anche del giocatore, su cui da più parti si sono addensate nubi di critiche relative ad una certa supponenza e poca voglia di allenarsi. Dopo il suo trasferimento in Europa, nel 2012 la sua carriera sembrava essersi ripresa a Philadelphia (24 match e 5 gol), ma a fine stagione la rottura col club e il passaggio al Bahia (una sola presenza in campionato) hanno riavviato il percorso discendente. A soli 26 anni però Adu ha ancora molto da dare al calcio, e a Tampa Bay troverà un suo mentore, l'ex CT dell'Under 20 Thomas Rongen, uno dei migliori allenatori di sempre nella storia del calcio statunitense, che ha recentemente anche guidato le Samoa Americane alla loro prima vittoria in un match di qualificazione mondiale. E la NASL sembra il trampolino ideale per rilanciarsi. Reduce da un ottima Spring Season 2015 chiusa al secondo posto, Tampa punta sul fantasista di origini ghanesi per aggiungere quel pizzico di fantasia ai gol di Stefano Pinho e Jose Angulo, puntando a sfidare i NY Cosmos.  Le attese ci sono, ma stavolta su di lui non c'è certo il peso di dover diventare il salvatore del soccer USA. Ma certo se riuscisse a portare Tampa a battere i Cosmos per il titolo NASL, vendicando la sconfitta nel Soccer Bowl 1978, ai tempi delle sfide acerrime tra Rodney Marsh e Giorgio Chinaglia, potrebbe finalmente riprendere la via per comunque diventare un giocatore a tutti gli effetti. AGGIORNAMENTO 15/7 OFFICIAL: The Rowdies have signed MF/F @FreddyAdu! Welcome to Tampa Bay, Freddy! READ MORE --> http://t.co/iiTDLQrT0P pic.twitter.com/QELTEm7raT— Tampa Bay Rowdies (@TampaBayRowdies) July 14, 2015

Calciomercato

Il momento magico dei New York Cosmos sembra essere finito il 1 Luglio alla Red Bull Arena, casa dei rivali cittadini New York Red Bulls, i quali memori della figuraccia dell'anno prima hanno schierato la formazione titolare e sono entrati in campo motivati vista l'importanza della partita non sono a livello di avanzamento in Us Open Cup ma soprattutto a livello emotivo e morale visto che tra le altre cose i Cosmos avevano eliminato ai rigori i parvenu dello sceicco Mansour, vale a dire il New York City F.C. sul quale non è necessario dilungarsi. Tra le altre cose i Red Bulls hanno affrontato e sbaragliato sia il NYCFC che i Cosmos, guadagnandosi gli onori di squadra più forte della città contro ogni pronostico, proprio vero che tra i due litiganti il terzo gode, come recita un detto popolare. I Red Bulls si trovavano in un momento cruciale della stagione mentre i Cosmos stavano godendosi la pausa estiva e gloriandosi dell'impresa dell'eliminazione degli odiati cugini del Manchester Light, e forse memori della scoppola inflitta lo scorso anno ai tori rossi e reputando la squadra rivale più indebolita rispetto lo scorso anno almeno sulla carta hanno forse preso sottogamba la partita o semplicemente si sono trovati fisicamente meno preparati rispetto ai Red Bulls e in più contavano molto sul rientro a centrocampo della stella ibero-brasiliana Marcos Senna. La squadra di casa parte subito con l'acceleratore ed al 5' minuto passa subito in vantaggio con l'italo-americano Sal Zizzo, ma i Cosmos non si danno per vinti ed al 16' Mkosana è bravo ad approfittare di un errore della difesa e riporta il risultato in parità, ma i Red Bulls al 42' passano ancora in vantaggio grazie ad una rete di Anatole Abang, e pochi minuti dopo l'arbitro fischia la fine del primo tempo. La partita fino a quel momento è stata abbastanza equilibrata e nel secondo tempo i Cosmos fanno entrare in campo Raul che sbaglia di poco il goal del pareggio a pochi minuti dopo l'inizio del secondo tempo, ma da quel momento in poi i Red Bulls prendono saldamente in mano il controllo della partita vincendo quasi tutti i contrasti contro un centrocampo dei Cosmos che di colpo sembra essersi perso e con Marcos Senna quasi assente. I tori rossi ingranano la quinta e si presentano sempre più spesso e pericolosamente davanti alla difesa dei Cosmos che fa quello che può ma che non ha molti mezzi per fermare la valanga biancorossa e al 54' minuto per via di un fallo in area del rude difensore Hunter Gorskie la squadra di casa guadagna un rigore che trasforma con Sasha Kljestan. I Cosmos meno di dieci minuti dopo hanno un'altra occasione per accorciare il passivo ma Raul prima e Mkosana poi centrano il palo, e questa sequenza incarna in pieno la giornata no dei ragazzi allenati da Savarese. La partita continua con continui attacchi da parte della squadra di casa ed i Cosmos costretti a giocare di rimessa rendendosi raramente pericolosi, una di queste poche occasioni è la punizione di Marcos Senna quando mancano circa quindici minuti alla fine della partita salvata da una parata magistrale del portiere dei tori rossi, e allo scadere un altro italo americano che tra le altre cose era stato dato vicino ai Cosmos lo scorso inverno fissa il risultato su un perentorio 4-1. L'avventura dei ragazzi di Savarese come lo scorso anno termina agli ottavi di finale e le ambizioni di vittoria della prestigiosa Us Open Cup e consequenziale partecipazione alla Champions' League nordamericana sono rimandate al prossimo anno, mentre i Red Bulls affronteranno in casa i Philadelphia Union ai quarti. Certamente i derby sono sempre partite speciali ed i Cosmos hanno avuto le loro occasioni ma un 4-1 lascia spazio a poche recriminazioni. I fattori di questa sconfitta possono essere svariati e molteplici e certamente la sfortuna è una di questi ma forse i Cosmos avrebbero dovuto prendere meno sottogamba l'impegno e cercare di capire perché il centrocampo, che di fatto è il gioiello della squadra si è liquefatto come neve al sole e nel secondo tempo ha praticamente perso ogni contrasto contro i Red Bulls, sembrava quasi che nel secondo tempo fossero scesi in campo i Long Island Rough Riders, altra squadra minore della grande mela. Al via la NASL Fall Season Medicate le ferite i Cosmos sono scesi in campo per l'esordio casalingo in Fall Season contro gli Indy Eleven (nella foto, Sebastian Guenzatti), che sembrano realmente la bestia nera dei ragazzi in casacca verde. Nonostante il dominio dei Cosmos la squadra avversaria è passata in vantaggio al 26' del primo tempo grazie a un goal di Wojciech Wojcik. I Cosmos non si perdono d'animo e nei minuti successivi Stokkelien, Senna e Mulligan si presentano davanti al portiere Kristian Nicht ma senza riuscire a trovare il goal. Comincia il secondo tempo e Stojkov si presenta davanti alla porta dei Cosmos, Restrepo entra per Fernandes, gli Indy Eleven prendono in mano il controllo anche se per breve tempo, al 69' Bover entra per Stokkelien, il nervosismo in campo aumenta e nel giro di pochi minuti sia Danny Szetela che Stojkov vengono ammoniti. Al 76' entra in campo Raul e due minuti dopo Restrepo riporta il risultato in parità e da quel momento i Cosmos assaltano letteralmente la porta degli Indy Eleven ma Kristian Nicht riesce a salvare la partita, Restrepo si presenta ancora in area all' 83' pochi minuti dopo ci provano senza fortuna Marcos Senna e Ruben Bover, al 90' Cory Miller fa in tempo a farsi ammonire e la partita termina poco dopo. Sicuramente un pareggio in casa contro gli Indy Eleven non è il modo migliore per cominciare la Fall Season, ma lo scorso anno andò molto peggio, sconfitta casalinga contro i futuri vincitori del titolo Nasl San Antonio Scorpions, ma oggi come allora ci si chiede ancora una volta perché il pubblico di Long Island è così apatico riguardo i New York Cosmos Pubblico in calo Quest'anno un pubblico così basso si era registrato solamente il giorno dopo il derby tra Red Bulls e NYCFC e in ogni caso ci si aspettava un caloroso bentornato da parte dei tifosi ai propri beniamini vista la vittoria del titolo primaverile e la bella avventura in Us Open Cup nonostante l'epilogo amaro, e davanti a questi numeri così striminziti ci si chiede se sia veramente il caso di proseguire con il voler costruire il nuovo stadio a Belmont o emigrare altrove ove i Cosmos tra le altre cose sono stati richiesti da figure istituzionali quali Mike Spano, sindaco di Yonkers, cittadina sita nello stato di New York, ma anche a Brooklin, dove il presidente locale ha espressamente rivelato il suo interesse per i Cosmos e fatto trapelare che a Brooklin ci sarebbe lo spazio per costruire un soccer specific stadium. A questo si aggiunge il silenzio snervante delle autorità locali ed i comitati del no con le loro ridicole motivazioni dettate solo dalla paura del cambiamento senza tenere contro del rilancio dell'area, del consequenziale apprezzamento degli immobili e dei posti di lavoro che il nuovo stadio e l'indotto porterebbero senza contare il potenziamento della stazione locale e tutto questo senza levare un centesimo dalla tasca dei contribuenti locali. A fronte di medie così anemiche nonostante un prodotto certamente di qualità ma che rappresenta tra le altre cose l'anima calcistica di New York quando non dell'America intera, perché non dimentichiamoci che l'interesse degli americani verso il soccer cominciò proprio grazie ai Cosmos, ed anche nel presente la squadra, tornata a giocare dopo un sonno durato quasi trent'anni è tornata a vincere in una lega in espansione che nonostante i tentativi della MLS e della consociata USL di stritolarla in una morsa è riuscita comunque ad aumentare il numero delle squadre, da appena sette nella spring season 2013 alle tredici della prossima stagione tra cui la nuova squadra di Miami laddove la MLS non è riuscita a tornare nonostante la figura di David Beckham come testimonial. Certamente non è facile eccellere ma anche solo sopravvivere in un mercato saturo come quello di New York, ma viene spontaneo chiedersi se gli abitanti di Long Island meritino o meno i Cosmos, perché il tutto esaurito all'esordio, le buone ed in alcuni casi ottime affluenze come quella durante la chiusura della Spring Season contro Jacksonville e lo scontro in Us Open Cup contro il New York City F.C. fanno pensare ad una comunità non seriamente intenzionata a supportare i Cosmos composta prevalentemente non da appassionati bensì da tifosotti occasionali pronti ad abbandonare la nave al minimo segno di cedimento. Certamente un nuovo stadio da 25000 posti vorrebbe dire maggiori entrate e quindi la possibilità di scritturare le migliori stelle internazionali anche se magari avanti con l'età e americani titolari in MLS fino all'anno prima ma è questo il pubblico di cui hanno bisogno i Cosmos? E' questo quello che cerca la Nasl?. L'errore di attirare il cosiddetto casual fan è stato già commesso sia dalla prima NASL che dalla MLS nei primi anni di vita, e di questo dovrebbero farne tesoro sia la nuova Nasl in generale che i Cosmos, i quali vista la saturazione del mercato locale per i motivi che già conosciamo che per la particolarità della città di New York, capitale mondiale dell'intrattenimento sia dal punto di vista dei pro sports che per tutto il resto. Ci si chiede ancora una volta cosa stia facendo l'ufficio marketing della squadra di proprietà della Sela Sport per costruire dalle fondamenta una comunità di tifosi appassionata e numerosa che garantisca sempre anche durante il derby tra Red Bulls e NYCFC ma anche partite chiave di NBA, NFL, NHL e MLB almeno 5000 spettatori tra le mura (per ora) dell'Hofstra Stadium. Roma non venne costruita in un solo giorno ma ci auguriamo che queste medie anemiche siano presto solo un brutto ricordo o che avvengano in rari casi, se così non fosse verrebbe spontaneo chiedersi se non sia veramente il caso di lasciare Long Island e trasferirsi altrove, magari dividendo il campo coi Cyclones, team di baseball del borgo di Brooklin, in attesa di costruire lì il proprio stadio. Tornando al calcio giocato si spera che i Cosmos dopo la brutta sconfitta in New Jersey tornino a essere la squadra vista durante la Spring Season e portino a casa un altro soccer bowl vinto stavolta tra le mura amiche. Da New York per ora è tutto THIS IS COSMOS COUNTRY

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Ritiratosi dal mondo del basket qualche mese fa, con 41 anni e due titoli da MVP alle spalle, Steve Nash è pronto a tornare in campo. Ma la novità è che è pronto a farlo nel calcio. Sul sito ufficiale della NPSL, Division IV del soccer USA in cui milita la squadra riserve dei New York Cosmos, è apparso nella lista giocatori di questi ultimi proprio il nome di Nash. Il giocatore si è allenato con i New York Cosmos B nelle ultime settimane, e c'è la possibilità che lo si possa vedere in campo domenica contro i Rhode Island Reds al Mitchel Field di Uniondale, secondo quanto scrive il NY Daily News. Il due volte MVP della NBA è da sempre un appassionato di calcio (due estati fa si è anche allenato con l'Inter a NY) , e ogni anno organizza una partitella con campioni di sport diversi denominato Showdown in Chinatown. Suo fratello Martin Nash è un ex nazionale canadese che in passato ha militato anche coi Vancouver Whitecaps (di cui Steve è co-proprietario) ed oggi allena l'Ottawa Fury della NASL. I New York Cosmos B sono attualmente imbattuti in NPSL (8 vittorie e un pari). [caption id="attachment_14057" align="alignnone" width="594"] Steve Nash, John McEnroe, Aurelio Silva[/caption]

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Il momento di grazia dei New York Cosmos sembra essere ben lungi dal finire, e dopo aver sbaragliato per 3-0 la modesta compagine dei Jersey Express in U.S. Open Cup il 27 maggio sono usciti indenni dal difficile campo dell' N.S.C. Stadium nel Minnesota contro una delle concorrenti al titolo Nasl più temute, i Minnesota United di Miguel Ibarra ora passato in forza al Leon, squadra storica della Liga MX, ma questa è un'altra storia. Lo stadio dello United era gremito in ogni ordine di posti da appassionati tifosi della squadra locale speranzosi di poter vedere il team del Minnesota, che passerà in MLS nel 2018, battere i New York Cosmos ma le loro speranze maturate grazie ad un goal di Pablo Campos all' 8' minuto del primo tempo hanno subito allo scadere una doccia gelata nello stile oramai tipico dei Cosmos della gestione Savarese, sempre pericolosi in zona Cesarini. Ed è stato così che al 90', dopo una partita che aveva visto le due squadre equvalersi è arrivato il goal dello spagnolo Raul, ex stella del Real Madrid che non ha certo bisogno di presentazioni. Il match avrebbe potuto finire meglio per i Cosmos se il tiro di Guenzatti al 93' fosse finito in rete ma tanto è bastato a New York per poter mantenere il suo primato ed avvicinarsi al trofeo primaverile che da diritto ad un posto nei play-off per il Soccer Bowl dopo la fine della regular season. Sebbene lo Spring Championship sia da considerare un trofeo minore visto l'esiguo numero di partite disputate, appena una decina, sulla carta ha lo stesso valore del più lungo e difficile Fall Championship, e per i ragazzi di Savarese vale il detto chi ben comincia è a metà dell'opera, ma vedremo se ora i Cosmos durante la stagione estiva rimarranno la volpe da cacciare oppure soffriranno della sindrome del gatto grasso come accadde agli Atlanta Silverbacks nel 2013 poi battuti dagli stessi Cosmos in finale. Considerando la fame di trofei che normalmente accompagna i Cosmos odierni, preceduti dalla loro fama e schiacciati in una seconda divisione con ambizioni di crescita e per giunta in una città dove esistono non uno ma addirittura due sodalizi MLS, la squadra di Raul e Marcos Senna, - che ha ufficialmente dichiarato dopo aver rinnovato il contratto per la Fall Season 2015 il suo ritiro dal calcio giocato al termine del campionato 2015 – farà di tutto per conquistare sia il campionato estivo che la Woosnam Cup, equivalente del Supporters Shield della MLS e che porta il nome del commissioner storico della prima NASL Phil Woosnam, già giocatore ed allenatore degli Atlanta Chiefs scomparso pochi anni fa. Sicuramente un'affermazione dei Cosmos nel panorama calcistico della grande mela procurerebbe non pochi mal di pancia sia alla MLS che ai due sodalizi della città, New York Red Bulls e New York City F.C. i quali stanno entrambi stentando anche se per i primi sembra trattarsi di una battuta d'arresto temporanea mentre per gli altri è sicuramente dovuto ai problemi d'assestamento visto che la squadra è al suo primo anno di vita in un campionato che è cresciuto a dismisura a livello di competitività negli ultimi anni. Tornando a parlare di calcio giocato i New York Cosmos hanno rispettato il turno di riposo durante la penultima giornata del campionato primaverile, però il 2 Giugno si è svolta nella capitale cubana la storica amichevole tra la nazionale cubana e la punta di diamante della Nasl, partita che ha un significato che trascende di molto lo sport ed ha grandi significati politici ed economici, in quanto sancisce il disgelo tra gli Usa e l'ex nemico isolano, un evento che ha ricevuto una copertura mediatica mondiale così che il nome dei Cosmos tornasse agli antichi fasti della Warner Bros e finisse ancora su tutti i giornali americani ed internazionali ripercorrendo la politica diplomatica dell'ex presidente Clive Toye, che grazie alla sua lungimiranza portò nel '77 i Cosmos in Cina e progettò l'amichevole con la nazionale cubana, ma venendo estromesso dalla squadra assieme all'allenatore Gordon Bradley per volere di Chinaglia, divenuto nel frattempo il beniamino del patron Steve Ross, riuscì comunque a portare una squadra americana, ovvero i defunti Chicago Sting (anche se si vocifera di un loro possibile ritorno nella Nasl – ndr - ) dei quali era nel frattempo divenuto presidente nel 1978. Al tempo l'amichevole tra Cuba e Chicago Sting sebbene venga ricordata negli annali del soccer Usa fu presa in considerazione solo da qualche giornale locale, e complice la guerra fredda di allora passò quasi in sordina, ma ora il clima è cambiato sia sportivamente che politicamente, la guerra fredda è finita da tempo, le relazioni tra Usa e il regime cubano, già profondamente riformato dalla politica di Raul Castro, vanno a normalizzarsi per la gioia degli esuli cubani di Little Havana a Miami e qualche lacrima per i politicanti soprattutto repubblicani che non potranno più usare la questione cubana e quindi sfruttare a loro favore il bacino elettorale cubano presente a Miami e un po in tutto lo stato della Florida. LEGGI: Vittoria dei NY Cosmos nello storico match a Cuba I Cosmos, grazie anche alla presenza del presidente onorario Pélé sono stati accolti sull'isola ribelle come degli eroi e nonostante la pioggia torrenziale ben 18000 persone si sono presentate allo stadio Pedro Marrero, interamente tappezzato di immagini del Che Guevara, guerrigliero ed eroe nazionale sebbene di origine argentina. Tornando a parlare di calcio, mentre i Chicago Sting di allora dovettero soccombere per 2-0, vittoria sfruttata moltissimo al tempo dal dittatore Fidel Castro, gli attuali New York Cosmos si sono imposti per 4-1, con goal della bandiera per la nazionale di casa segnato nel secondo tempo. E' anche da dire che i cubani impazziscono per il baseball ma anche il futébol è in larga ascesa. Molta gente sugli spalti era accorsa per vedere Raul e Marcos Senna che purtroppo per via di problemi fisici non ha giocato ma lo spagnolo già stella del Real Madrid pur non segnando ha confezionato gli assist per i goal di Mkosana e Guenzatti, mentre le altre due reti sono state marcate da Chirishian e ancora una volta l'africano Mkosana forse la più piacevole sorpresa insieme a Leo Fernandes, acquisti passati quasi in sordina per via dell'arrivo della stella Raul Gonzales Blanco. Oltre al risultato nettamente favorevole ai newyorkesi tutte le più importanti testate giornalistiche e network televisivi internazionali hanno dato ampio risalto alla notizia terminando quell'oblio dei Cosmos da parte dei media iniziato durante la stagione 2014, interrotto sporadicamente davanti a notizie impossibili da tralasciare prima su tutte l'arrivo di Raul a New York accolto però da alcuni giornali con titoli sarcastici quali “Ma Raul sa che i Cosmos giocano nella Nasl e non nella MLS?”. Ora nessuno potrà ignorare l'esistenza dei redivivi Cosmos che tra le altre cose hanno portato sul loro volo come ospite d'onore il popolare cestista dei New York Knicks Carmelo Antony, nativo di Brooklin ma portoricano per metà, il quale ha annunciato la prossima apertura di una franchigia nella terra dove ebbe i natali la madre e dove fino a pochi anni fa militavano i Puerto Rico Islanders, creando una nuova squadra denominata Puerto Rico F.C. (ma basta scimmiottare i nomi europei!) che dovrebbe cominciare a muovere i primi passi già durante il prossimo campionato, rendendo ancora più credibile la Nasl. Alla lega originaria omonima e a Clive Toye va il nostro pensiero con due massime di saggezza popolare, ovverosia il tempo è galantuomo e Dio non paga il sabato. Tornando a parlare di regular season la partita conclusiva contro gli esordienti Jacksonville Armada dell'ex Jemal Johnson, il risultato finale è stato uno spettacolare 3-3 anche se in parte favorito da errori della difesa e dei portieri di ambo le squadre ma ciò non ha impedito che i 7353 spettatori presenti all'Hofstra Stadium potessero assistere, oltre a una partita comunque spettacolare, al conseguimento del titolo primaverile da parte dei Cosmos. Per la cronaca le danze si sono aperte dopo sei soli minuti con Raul bravo a sfruttare la posizione fuori dal pali del portiere Miguel Gallardo anche se la rete non è stata attribuita al fuoriclasse spagnolo ma catalogata come autorete del portiere degli Armada. Venti minuti dopo è il turno del centrocampista Hagop Chirishan su assist dell'ex nazionale Usa ed ex Brescia Dennis Szetela. Il risultato del primo tempo si chiude sul 2-0 per la squadra di casa ma gli Armada non si danno per vinti e una doppietta di Pascal Millien, rispettivamente al 59' e al 73' per via di un colossale malinteso della difesa gela l'Hofstra Stadium. Ai Cosmos basterebbe un pareggio ma gli Armada si presentano più volte pericolosamente davanti alla porta difesa da Jimmy Maurer, e lo spettro della scorsa stagione sembra ripresentarsi tra gli umori dei tifosi, ma all' 86' il neo entrato David Diosa, subentrato a Raul confeziona l'assist per Luckymore Mkosana il quale riporta i Cosmos in vantaggio ma la festa del goal non è ancora finita perché dopo tre soli minuti un assist del solito Pascal Millien manda in goal Joseph Toby. La tensione non è ancora finita perché un minuto dopo Jaime Castrillon si presenta ancora davanti alla porta dei Cosmos ma il suo tiro viene parato da Jimmy Maurer. LEGGI: 4° turno US Open Cup: colpaccio Cosmos, ma è dominio MLS Il triplice fischio libera la squadra di Savarese e i propri tifosi dalla paura di perdere in casa e vedersi così sfilare il titolo dai Tampa Bay Rowdies, rivali storici, e trasforma la giornata in festa con un occhio all'imminente e più impegnativa Fall Season, al brasiliano naturalizzato iberico Marcos Senna alla sua ultima stagione ma soprattutto alla sfida in Us Open Cup vinta ai rigori per 4-3 grazie anche alle parate di Jimmy Maurer dopo i tempi supplementari contro la nuova franchigia di proprietà dello sceicco Mansour, vale a dire il New York City F.C. chiamato sprezzantemente dai detrattori Manchester Light. Dopo un avvio stentato dovuto all'assestamento la squadra sembrava in netta ripresa e le due vittorie consecutive, la prima in trasferta contro i Philadelphia Union e l'ultima in casa contro i Montreal Impact lo testimoniano ampiamente anche se per ora occupano ancora il basamento della Eastern Conference alla pari con Montreal e Chicago. Due vittorie consecutive sono comunque ossigeno per New York ma bisognerà poi vedere se si tratta solo di un fuoco di paglia vista la modestia degli avversari o se Jason Kreis ha saputo trasformare il New York City nella macchina da guerra e goal che tutti si aspettavano. In ogni caso Villa e soci sapevano che la sfida in Us Open Cup contro i Cosmos non era per nulla da prendere sotto gamba per varie motivazioni e sono scesi in campo motivati passando anche in vantaggio per due reti a zero salvo poi essere recuperati sul finale e battuti alla lotteria dei rigori. L'organico dei Cosmos potrebbe tranquillamente ben figurare in MLS, la Us Open Cup è l'unica possibilità per la franchigia Nasl di realizzare i propri ambiziosi piani di partecipare alla Concacaf Champions' League potendosi così finalmente cimentare in competizioni internazionali ufficiali e non solo amichevoli di lusso, in più in questo derby più che mai si è concretizzata sia la lotta interna tra la MLS e la Nasl che la supremazia calcistica a livello cittadino in un derby che si preannunciava infuocato quanto uno scontro quasi ideologico, la guerra tra le due leghe, il primato newyorkese, la tradizione dei Cosmos finalmente non più solo storia contro la squadra satellite del Manchester City, vista da molti come una squadra di plastica. In più è proprio il New York City F.C. che ha scippato il posto in MLS ai Cosmos, anche se è da dire che la colpa è in parte di Don Garber, il quale essendo strenuo sostenitore del modello MLS basato su entità unica e stretto salary cap non poteva certo vedere di buon occhio la squadra che nella storia americana ha rappresentato l'antitesi di tutto ciò, ma una parte della colpa è anche di Seamus O' Brien, attuale presidente della squadra storica newyorkese di proprietà degli arabi della Sela Sport, il quale non ha voluto accettare di dividere i proventi dello storico marchio dei Cosmos con la MLS. Per queste ragioni l'imminente stracittadina si prevedeva molto più combattuta ed infuocata del passato derby contro i New York Red Bulls, tranciati per 3-0 tra le mura amiche dell'Hofstra Stadium, ma se in quell'occasione lo scontro tra le due squadre poteva essere catalogato semplicemente come rivalità sportiva questa volta la partita ha avuto molto più l'aria di una guerra calcistica. La squadra di Kreis sapeva bene che i Cosmos avrebbero col sangue agli occhi e che una brutta figura da parte del suo City sarebbe stato un pessimo ritorno di immagine ed una gogna mediatica ed una brutta figura difficilmente cancellabile. In più i Cosmos hanno sfruttato al meglio il vantaggio del fattore campo e sebbene gli sportivi di Long Island siano stati spesso dipinti come apatici per qualsiasi sport eccetto il baseball questo scontro tra titani e due modi differenti di intendere il soccer a New York è stato recepito come un grande evento che ha quasi generato il tutto esaurito sugli spalti con oltre 11000 spettatori. Lo scorso anno, con i Cosmos in difficoltà in classifica e l'emorragia di presenze allo stadio rispetto l'anno precedente, ben 9000 tifosi accorsero al derby tra la squadra di Savarese ed i Red Bulls. La vittoria dello Spring Championship e la vetrina internazionale a Cuba ha sicuramente contribuito ad incrementare il numero di persone che si sono presentate alla partita. Infine i Cosmos hanno prevalso sul Manchester Light, risultato sul quale ogni previsione sarebbe stata azzardata, e i New York Red Bulls hanno avuto facilmente la meglio sugli Atlanta Silverbacks, di certo non una compagine Nasl di punta, per cui si prospetta un altro infuocato derby cittadino, ma lasciando stare il futuro la sfida tra Cosmos e City sicuramente ha dato lustro ad una delle competizioni più antiche al mondo ma che viene troppo spesso ancora snobbata. Forse perché per decenni il torneo è stato esclusivo appannaggio delle squadre amatoriali e dilettantistiche, addirittura la NASL snobbò completamente la competizione. Una ragione più recente riguardo alla scarsa copertura mediatica della coppa è perché la gestione del torneo non è in mano alla Soccer United Marketing, macchina organizzativa della MLS creata durante la gestione Garber al fine di promuovere sia la MLS che altri appuntamenti internazionali creati ad hoc, ma è gestita direttamente dalla U.S.S.F., la federcalcio a stelle e strisce che sebbene migliorata esponenzialmente rispetto al passato non è mai stata un esempio di organizzazione ed è stata per decenni più un freno allo sviluppo del soccer che altro. Nel 1995 la competizione ha finalmente visto il rientro dopo gli anni d'oro del soccer Usa, terminati con la partecipazione ai mondiali del 1930, di squadre professionistiche allora appartenenti alla A.P.S.L. , ma da quando l'anno seguente cominciò ad esistere la MLS soltanto una volta il trofeo è stato vinto da una compagine di una lega inferiore, accadde nel 1998 e a strappare la coppa di mano ai Colorado Rapids furono i Rochester Ragin' Rhinos, al tempo appartenenti alla A-League. In quegli anni la competizione, sponsorizzata dalla American Airlines, non offriva nessun lasciapassare per l'allora Champions' Cup ma ora con la possibilità di riscattare un'annata infausta e di potersi scontrare contro le temibili compagini messicane e costaricensi tra le altre qualcosa sta cambiando e le masse oceaniche viste negli anni recenti a Seattle e Kansas City ne sono un esempio. Tornando a parlare del derby cittadino i New York City F.C. nonostante un prevalente possesso di palla da parte dei Cosmos e due tiri nello specchio della porta del City da parte di Raul e Guenzatti sono passati in vantaggio grazie al goal di Kwadwo Poku, ex Atlanta Silverbacks al 24'. La partita vede ancora il possesso di palla dei Cosmos che però non si concretizza in rete e l'ammonizione di Hunter Gorskie pochi minuti prima della fine del primo tempo. Il secondo tempo vede ancora i Cosmos rendersi pericolosi davanti alla porta del City ma è ancora la squadra satellite del più celebre Manchester City ad andare in goal, segnando il raddoppio ancora con Kwadwo Poku al 57'. I Cosmos non si perdono d'animo e continuano ad attaccare ma la svolta della partita arriva al 63' quando Savarese sostituisce Guenzatti con Fernandes che lo ripaga con un goal appena due minuti dopo. Fino a dieci minuti prima della fine del secondo tempo sono i Cosmos ad attaccare ma nel finale il City si rende più volte pericoloso costringendo Jimmy Maurer a non pochi interventi, ma i Cosmos sono come al solito pericolosissimi in zona Cesarini, e Lukymore Mkosana grazie ad un assist di Hunter Freeman riporta allo scadere il risultato in parità prorogando il verdetto ai tempi supplementari. Al 98' il City getta alle ortiche un'occasione d'oro per archiviare la pratica con il rigore assegnato a Pablo Alvarez che si schianta sulla traversa. Dopo vari capovolgimenti di fronte ed un finale un po acceso dove vengono ammoniti Ned Grabavoy per il City e Ayoze e Freeman per i Cosmos comincia la lotteria dei rigori. Al goal di Wingert risponde Stokkelien e all'errore di Grabavoy replica allo stesso modo Freeman. Con il goal di Ballouchy e l'errore di Fernandes le cose sembrano mettersi male per i Cosmos, appesi a un filo e tenuti in vita da Mkosana che replica alla marcatura di Mix Dikserud, ma quando il de profundis sta per essere intonato accade il colpo di scena, Jimmy Maurer para un rigore a Patrick Mullins riaprendo così i giochi. Lo scozzese Adam Moffat va a segno per i Cosmos e Jimmy Maurer ancora una volta fa saracinesca impedendo la marcatura a Shay Facey, ed è Hunter Gorskie a regalare il passaggio del turno alla franchigia Nasl. Non è stata una partita facile ma un match allo stesso tempo spettacolare e muscolare, e per i Cosmos il sogno continua e per via del sorteggio il 1 Luglio saranno presenti per la prima volta nella loro storia alla Red Bull Arena, la casa dei cugini Red Bulls già affrontati la scorsa stagione, ma i paragoni con lo scorso anno non hanno molta importanza. I Red Bulls avranno questa volta il fattore campo dalla loro, e complice la figuraccia rimediata lo scorso anno questa volta giocheranno sicuramente con molto più impegno. Le carte a favore dei New York Cosmos saranno il fatto che in quel periodo i Red Bulls saranno in un punto cruciale dell'anno nel quale dovranno giocare molte partite in pochi giorni e con le rose limitate imposte dagli stretti vincoli della MLS questo potrebbe diventare un problema, mentre i Cosmos saranno molto più riposati complice la pausa del campionato Nasl, in più per allora la squadra di Savarese potrà schierare ancora in campo la stella Marcos Senna, ma come per tutti i derby che si rispettino ogni previsione lascia il tempo che trova, da New York per ora è tutto   THIS IS COSMOS CONTRY

MLS

Ieri notte sotto andate in scena varie partite della US Open Cup, 4° turno. Le altre si giocheranno oggi negli USA. I Portland Timbers nel derby della Cascadia si sono liberati dei Seattle Sounders ai supplementari con i Sounders rimasti addirittura in 7. 1-3 siglato da Valeri, Wallace e Urruti, nei 90' il match era sull'1-1 (goal di Martins e Valeri). Essenzialmente nessuna sorpresa, anche se i Rochester Rhinos e i Sacramento Republic hanno portato fino ai rigori Philadelphia Union e San Jose Earthquakes, ma le squadre della MLS l'hanno spuntata. Buonissimo, comunque, il lavoro della USL Pro che, come vi abbiamo raccontato, nel turno precedente ha rifilato un 7-0 complessivo alla NASL. Chicago ha trionfato solo ai supplementari contro Louisville, firma di Amarikwa. Invece il goal al 70' di Zusi ha consegnato il passaggio del turno allo Sporting Kansas City contro St. Louis. Facile 3-0 dei New York Red Bulls all'Atlanta Silverbacks con Sam, Zubar e Davis. Facile anche per Dallas che con un poker supera il turno ai danni dell'Oklahoma (2 Texeira, 2 Barrios). Poker anche per i Colorado Rapids sui Colorado Spring Switchbacks, Serna sugli scudi con 2 reti, le altre portano i nomi di Badji e Greenspan. Si sono battuti i Seattle Sounders 2 contro il Real Salt Lake. Ne è uscito un 2-1 per la squadra dello Utah dopo il vantaggio iniziale dei Sounders 2. Programma di oggi

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