La Formica Atomica chiude la regular season con 22 gol e 16 assist: è il primo italiano capocannoniere della Mls. Montreal punisce però Toronto con uno splendido Drogba, autore di una doppietta di tacco. Il New York City del Maestro chiude con una sconfitta
L'ultima della regular season della Mls consegna ai New York Red Bulls il titolo di miglior squadra del campionato (in attesa di giocare i playoff) e a Sebastian Giovinco, primo italiano a riuscirci, il Golden Boot, ovvero il titolo di capocannoniere con 22 gol (18 di destro, 4 di sinistro; 3 su rigore, 5 su punizione). Gol pesanti i suoi, perché quando ha segnato Toronto ha vinto 11 volte, pareggiato due a fronte di due sconfitte. In verità, la Formica Atomica conclude la sua corsa a pari merito con il bomber del Columbus Crew, Kei Kamara, ma spezza il pareggio grazie al numero di assist, 16: leader anche di questa classifica. L'ultimo lo ha servito domenica pomeriggio con un cross di sinistro pennellato alla perfezione sulla testa del compagno Altidore. Toronto, però, non è riuscito a battere Montreal nel derby, perché dopo l'1-0, Didier Drogba ha realizzato una doppietta di tacco: due gol talmente belli e identici fra loro, che il secondo sembra il replay del primo (con assist di Donadel). Poco male, perché Toronto era comunque qualificato per i playoff, così come lo erano i cugini del Quebec.
PIRLO NON BRILLA — Dentro lo Yankee Stadium, il New York City, già bocciato da qualche giornata, non ce l'ha fatta a salutare con una vittoria i propri tifosi, accorsi in massa (34.150) per l'ultimissima della stagione. È arrivata, invece, la sconfitta numero 17 (su 34 partite): 3-1 per mano del New England Revolution. Soliti errori e prestazione generale al di sotto della sufficienza. Anche Andrea Pirlo non brilla, ma non è facile giocare bene quando intorno ci sono compagni con piedi come ferri da stiro. A parte naturalmente Lampard e David Villa, ma non possono bastare. Dice Pirlo: "Sì, una brutta partita. Senza obiettivi a volte finisci con il deconcentrarti ed è successo. La gente non lo meritava. Ripetiamo gli stessi errori partita dopo partita". Ora il campionato del Maestro è finito. Subito due settimane di vacanze, poi un'amichevole a Portorico a metà dicembre e quindi il rompete le righe fino quasi alla fine di gennaio. Un mese abbondante di ferie con il rischio di arrugginissi. Ma l'azzurro esclude di voler andare a giocare per un club europeo per mantenersi in forma, come a suo tempo fece David Beckham. Chiarisce: "No, non penso che andrò in Europa, non sarebbe giusto nei confronti della mia squadra".
Fonte: Gazzetta.it