La MLS ha annunciato ufficialmente che a partire dal 2018 il Minnesota United, campione NASL 2014, la seconda divisione, entrerà nella lega a partire dal 2018. La nuova franchigia fara' capo a un gruppo guidato da Bill McGuire (titolare di un gruppo nel settore sanitario) insieme ai proprietari di Minnesota Timberwolves e Minnesota Twins (baseball) e la squadra giocherà a downtown Minneapolis.
La Major League Soccer vede attualmente la presenza di 20 squadre, che saliranno a 21 nel 2017 con Atlanta, e a 23 con Minneapolis e LAFC (sempre che non scali al 2019 in attesa dello stadio), mentre la numero 24 dovrebbe essere Miami, ma senza stadio la franchigia di David Beckham non potrà entrare. In ogni caso il commissioner Don Garber ha affermato che l'expansion non terminerà qui, e già Sacramento è in linea per la prossima chiamata.
“La proprietà, il suo impegno nel calcio, la comunità e popolazione, la sua ricca tradizione di supporto al calcio a tutti i livelli, sono stati indicatori chiave nella scelta di Minneapolis. Gli appassionati del Minnesota avranno presto uno stadio di livello mondiale in centro che servirà quale casa del team MLS e per eventi sportivi internazionali", ha dichiarato Garber.
McGuire, proprietario del Minnesota United FC (acquistò i Minnesota Stars nel novembre 2012) della North American Soccer League, sarà accompagnato nella proprietà da un gruppo di investotiri che include Robert Pohlad e Jim Pohlad dei Minnesota Twins (MLB) , Wendy Carlson Nelson e Glen Taylor, proprietario dei club di NBA Minnesota Timberwolves.
Lo United riporta quindi a Minneapolis e St. Paul (le Twin Cities) riprendendo una tradizione che risale ai tempi della vecchia NASL che ebbe grande successo con i Minnesota Kicks. Già negli anni '70 infatti, ai tempi della NASL, gli allora Minnesota Kicks del sudafricano Ace Ntsolengoe e del portiere americano Tim Twellman (papà di Taylor Twellman, ex attaccante della Nazionale USA e dei New England Revolution) furono capaci di attirare una media di 32.775 spettatori a partita nel 1977, secondi solo ai Cosmos, mentre l'anno prima vennero sconfitti nella finale del Soccer Bowl dai Toronto Metros-Croatia di Eusebio. E successo ha avuto anche il Minnesota United FC della nuova NASL, grazie ad una proprietà che ha saputo appassionare i tifosi locali coniugando progetto tecnico ed economico.
Elemento chiave del nuovo team sarà la costruzione di un soccer specific stadium nell'area centrale di Minneapolis, non lontano dal Target Field, lo stadio di baseball dei Minnesota Twins, per il quale il piano dovrebbe essere pronto per l'1 luglio, anche se è emerso che la "concorrenza" stia facendo lobbying contro lo stadio.
Lo United FC ha infatti battuto nella corsa alla MLS la proposta dell'altro - potente - gruppo, guidato da Zigy Wilf, proprietario dei Minnesota Vikings della NFL. I Vikings stanno infatti costruendo uno stadio da 64.000 posti, pagato quasi tutto con fondi pubblici, e avrebbero voluto lanciare un club MLS da far giocare lì ("coprendo" 40mila dei 64.000 posti), sì da recuperare 384mila dollari l'anno di affitto. Una scelta osteggiata dai tifosi del Minnesota United FC, che oltre a vedere scomparire il proprio club, si si sraebbero trovati un team costretto a giocare indoor (che in Minnesota magari andrebbe anche bene, dato il clima), su campo sintetico e non largo in maniera adeguata, come accade per altri stadi da football. Inoltre l'opposizione deriva anche dal rifiuto di Wilf di salvare il club della NASL quando due anni fa stava andando in fallimento, e l'idea che comunque il club MLS sarebbe soltanto una seconda scelta per lui, come accade per la famiglia Kraft a Boston con i New England Revolution.
Appuntamento nel 2018, anche se Garber non ha escluso un'anticipazione di un anno al 2017, con slittamento del LAFC al 2018.