Il Toronto Football Club entrò ufficialmente nella Major League Soccer nel 2007 portando a termine la sua prima stagione ufficiale all'ultimo posto della Eastern Conference con 25 punti in 30 partite.
Nella stagione successiva cambiò ben poco e i canadesi arrivarono ancora ultimi, per poi migliorare nel 2009, anche grazie all'arrivo della leggenda canadese Dwayne De Rosario, senza arrivare, però, ai play off. Così anche nel 2010, nel 2011 (in squadra anche il tedesco Frings e Stevanovic, arrivato in prestito dall'Italia), nel 2012 e nel 2013.
La sciarpata dei tifosi dei Reds.
Fallire così tante stagioni di fila è difficile nella MLS, così Toronto ha pensato di investire sul campo in modo massiccio. Il 13 gennaio 2014 fu la volta di Michael Bradley, acquistato dalla Roma per circa 10 milioni di dollari con uno stipendio di $6,5m annui. Poi toccò a Julio César (ma solo in prestito) e quindi a Jermain Defoe acquistato per 10 milioni di dollari. Tra gli altri arrivarono anche gli esperti Luke Moore, Bradley Orr e Dwayne De Rosario, l'altro DP Gilberto e Jackson. Insomma, Toronto aveva il monte ingaggi più alto di tutta la lega. Risultato? Altro fallimento. Superata in classifica generale da squadre come lo Sporting Kansas City, campione in carica, che aveva un monte ingaggi inferiore ai $4m, contro i 16 dei canadesi.
L'unica nota positiva il praticamente perenne sold out (come nelle stagioni precedenti) solo con gli abbonamenti del BMO Field, nonostante nessuna copertura e un clima poco favorevole ad inizio e fine stagione. La società vuole porre rimedio proprio a questo dimostrando di avere un progetto solido: sono pronti 120 milioni per aumentarne la capienza a 30.000 posti a sedere con tanto di coperture rendendolo in stile Premier League. Almeno in questo ambito la società si sta muovendo bene.
Il progetto del BMO Field.
Anche sotto l'aspetto delle giovanili a Toronto stanno lavorando bene. Gli "Homegrown Players" sotto contratto sono 6 e potrebbero arrivarne altri. Ashtone Morgan, Quillan Roberts, Manny Aparicio (ha già esordito con il Canada), Chris Mannella (anche lui ha già esordito con il Canada), Jay Chapman che piace in Premier League e Jordan Hamilton, uno dei migliori talenti canadesi. Insomma, 7 dei loro giocatori sono nel giro della Nazionale A, 2 nella U20 e 6 nella U17. Doneil Henry, ex homegrown player, è ora al West Ham. In questo pre-season si sono assicurati anche l'U20 USA Delgado e il portiere Alex Bono, convocato da Klinsmann nel camp di gennaio.
Giovinco già da oggi a Toronto?
Tornando alla prima squadra; in questo 2015 Toronto parte ancora con grandi ambizioni ed è al centro del mercato. Lasciato andare Defoe, la Maple Leaf Sports ha portato sotto la CN Tower Jozy Altidore e Sebastian Giovinco (sarà ufficiale oggi alle 17 italiane). Entrambi i giocatori sono strapagati per quel che valgono, ma alla fine l'italiano non costerà a Toronto tanto più che alla Juventus, ne abbiamo parlato ieri sul nostro profilo di Twitter. C'è chi parla "dell'acquisto più importante dai tempi di Beckham", ma difficilmente sarà così. Henry, Lampard e Gerrard, per fare 3 nomi, sono infinitamente più popolari negli USA e in Nord America e prendere Giovinco per tutti quei soldi è davvero un passo avanti? Ovviamente è meglio aspettare le cifre ufficiali, che si avranno a fine marzo, tenendo conto anche delle tasse canadesi.
La #Juve pagò #Giovinco 11mn dandogli 4.4 lordi in 3 stagioni. Totale 24.2mn. Al #TFC costerà in totale 24mn in 4 anni Son matti i canadesi?
— Soccer Italia (@MLSsocceritalia) 18 Gennaio 2015
Questi due giocatori non bastano, ovviamente. Prima di tutto Gilberto, Designated Player, dovrà essere ceduto dato che con l'arrivo di Giovinco sarebbero 4 (il limite è 3) i Designated players, ma le negoziazioni con il sindacato calciatori stanno andando avanti e la MLS potrebbe anche aggiungerne un altro. Tuttavia, anche in questo caso, Gilberto potrebbe lasciare, vista la concorrenza davanti, per rafforzare un altro reparto e lasciare più spazio a un giovane validissimo e di grande talento fatto in casa come Hamilton. Successivamente andrà migliorato il reparto difensivo, mentre Bradley dovrà tornare a giocare ai suoi livelli.
Insomma, le ambizioni e i soldi ci sono, i risultati non ancora. La carta dice che Toronto è la peggiore squadra della MLS non avendo raggiunto i play offs dal 2007. Il 2015 sarà l'anno buono?