Il New York City FC e il New York Red Bulls chiamano De Rossi, e sarebbero entrambe pronte ad accoglierlo a giugno.
La voce è di ieri sera ed è stata accolta con un poì di shock ma non troppo da parte dei tifosi giallorossi. Daniele De Rossi è sì infatti uno dei leader riconosciuti della AS Roma, ma ormai dai tempi di Zdenek Zeman non è più un titolare inamovibile della squadra, con Rudi Garcia pronto a lasciarlo in panchina quando necessario.
E secondo molti non "piangerebbe" nemmeno la società, che si libererebbe di un contratto fino a 2017 da ben 10 milioni di euro lordi (più premi), che fa di De Rossi il giocatore più pagato della Serie A. Un contratto arrivato anche a seguito di una congiuntura fortunata che ha visto la scadenza del contratto precedente quasi sovrapporsi con l'arrivo della nuova società americana, in pratica costretta a rinnovare alle condizioni del giocatore, che altrimenti sarebbe andato via a zero.
Non è la prima volta che De Rossi rischia di lasciare Roma. Già nel 2009 era dato per certo al Real Madrid, con «Marca» che pubblicò un fotomontaggio gigante con la camiseta blanca, quando poco prima Rosella Sensi aveva rifiutato 70 milioni (!) dal Chelsea. Nel 2011 sembrava toccare al Manchester City e nel 2013 infine al Manchester United. Ma un po' le pressioni della piazza, seguite dalle voglia del giocatore di rimanere a fianco della figlia piccola, e infine un contratto monstre, hanno significato la sua permanenza in città.
Ora però le cose sembrano cambiate, e la AS Roma sarebbe pronta a monetizzare la cessione di un giocatore che, a 31 anni e in calo da temp, secondo molti non vale certo più l'ingaggio che prende, ma che ha ancora un'immagine internazionale di alto livello, essendo anche campione del mondo 2006.
L'agente del giocatore, Sergio Berti, da sempre in ottimi rapporti (si pensi alle trattative per Jovetic e l'ex laziale Kolarov) col Manchester City dello sceiccco Mansour, co-proprietario del New York City FC insieme agli Yankees, starebbe quindi tentando di guidare il giocatore verso la Grande Mela, sponda biancoceleste. De Rossi a NY andrebbe a completare un centrocampo che sulla carta sarebbe certamente il migliore della MLS, con accanto Frank Lampard - in prestito al City sino a fine febbraio -, e Ned Grabavoy a correre per entrambi
Oltre al NYCFC, anche i NY Red Bulls - che hanno perso recentemente la loro stella Thierry Henry - avrebbero espresseo interesse in De Rossi, nonostante la squadra di proprietà dell'energy drink austriaco sia sembrata ultimamente restia ad investimenti eccessivi. E non sembra poi essere De Rossi il tipo di giocatore di cui ha bisogno, vista la scarsità in attacco.
Per capire come finirà bisognerà comunque attendere la fine del campionato di Serie A, visto che dagli ambienti giallorossi filtra che l'eventuale Scudetto agevolerebbe la cessione. Ma da altre parti si dà invece per certo che le necessità finanziare della società prevarranno comunque, con Walter Sabatini pronto a trattare per meno della decina di milioni offerti negli ultimi due anni da Chelsea e Manchester United. E la seprazione consensuale tra la AS Roma e quello che sarebbe dovuto essere capitan Futuro - tale rimasto a causa della loingevità calcistica di Francesco Totti - si fa sempre più probabile.
Un unico punto interrogativo rimane infine. Cosa ne pensa il CT Antonio Conte di un trasferimento negli USA? Un'eventuale esclusione del giocatore in vista degli Europei 2016 potrebbe infatti far slittare tutto di una stagione.