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Arséne Wenger attacca la MLS: "Lega per pensionati"
Scritto il 2014-11-18 da Franco Spicciariello su MLS

Arséne Wenger, da 18 anni allenatore dell'Arsenal, è uno noto per non mandarla a dire, ma avolte parla senza avere piena coscienza dell'argomento, come accaduto ieri rispetto alla MLS, definita "lega per pensionati" e paragonata addirittura alla Indian League. Un commento stupido e, in ogni caso, sbagliato.

“Ci sono due momenti nella carriera di un calciatore. Essere completamente al top termina quando hai al massimo 34 anni. Dopo ci sono altri campionati, come la MLS e l'Indian league. E io incoraggio i giocatori ad andare avanti il più possibili se davvero amano questo gioco".

Queste le parole di Wenger al sito dell'Arsenal. Parole ingiuste, perché mentre la Major League Soccer poteva forse essere considerata una “retirement league” al momento del suo lancio, quando attraeva giocatori come Carlos Valderrama, Roberto Donadoni e Lothar Matthaeus non certo più il top, in 20 anni la storia è cambiata e non poco.

Da David Beckham, sbarcato in America in piena forma, a Thierry Henry, che ha mostrato il proprio valore tornando in prestito due volte proprio all'Arsenal, sino agli americani Michael Bradley e Clint Dempsey, rientrati negli USA al picco della carriera, o le giovani stelle Graham Zusi e Matt Besler, che hanno invece scelto di rimanere: oggi la MLS è un'altra cosa. E' infatti un campionato capace di attirare giovani giocatori da centro e sudamerica, che scelgono gli USA sia per vivere meglio che per usa re la MLS quale trampolino per l'Europa, come dimostrano i casi del colombiano Fredy Montero ex Seattle Sounders e oggi allo Sporting Lisbona, o del centrale costaricano Giancarlo Gonzales, passato in estate dal Columbus Crew al Palermo.

Wenger ha ragione quando dice che giocatorì più in la con l'età possono trovare spazio in MLS, ma questo non vuol dire che gli stessi non siamo ancora competitivi in Premier League o altrove. A tal riguardo l'attuale situazione del 36enne Frank Lampard, di proprietà del New York City FC e in prestito con successo al Manchester City, ne è un perfetto esempio.

Paragonare poi la MLS all'ISL è un assurdo. Nella neonata ISL sono sbarcati giocatori quarantenni già ritiratisi dal calcio giocato, come Robert Pires e lo stesso Alex Del Piero, che era fermo da quasi un anno. In India poi non esiste un movimento calcistico né una Nazionale capace di affermarsi decentemente nemmeno a livello locale. La stella della Nazionale indiana, Sunil Chettri, non ha retto il livello della MLS, trovando trovato spazio per un solo match quando militava con lo Sporting KC.

Ad ulteriore conferma di quanto i commenti di Wenger oltre che sbagliati siano assolutamente disinformati. Ma certo negli uffici della MLS non avrà fatto piacere leggere certi commenti, che fanno seguito a quelli di Jurgen Klinsmann, scontratosi recentemente col commissioner Don Garber per aver invitato i giovani USA a lasciare la MLS per andare a giocare in Europa.

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Il livello di calcio che si vede in campo non sarà forse al pari delle top leagues europee, ma quando si parla di social media, i team MLS non conosco rivali. Un esempio? LA Galaxy e Portland Timbers si sono affrontate domenica notte allo StubHub Center di Carson (California), col team guidato da Caleb Porter uscito vittorioso 1-0 in trasferta. Ad un certo punto del match è accaduto che il difensore dei LA Galaxy Jelle Van Damme abbia provato ad intervenire su un pallone conteso con il colombiano Diego Chara. Da quanto si è potuto vedere in TV, tra i due non c'è stato alcun contatto, nonostante un notevole volo in terra di Chara. Simulazione quindi, ma l'arbitro ha deciso di presentare a Van Damme il primo cartellino giallo, cui tre minuti dopo ne è seguito un altro (stavolta colpa sua) lasciando così LA in 10. A quel punto, il social media team dei Galaxyy è... entrato in campo. are we doing this right? ☄️ #shootingstars #memes pic.twitter.com/8wds3Wnop8 — LA Galaxy (@LAGalaxy) March 13, 2017 Non male anche la reazione di Van Damme via Twitter ✌

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L'Atlanta United che ha distrutto il Minnseota United per 6-1 è chiaramente la squadra più rappresentata di questo Week 2 MLS Team of the Week. Sono infatti tre i rappresentanti dell'ATLUTD nel top 11 della settimana, a partire dall'ex torinista Josef Martinez autore di una tripletta, seguito dal regista Miguel Almiron e dal terzino sinistro della Nazionale USA Greg Garza, cui si aggiunge "Tata" Martino in panchina. Due invece i calciatori del Chicago Fire, vittorioso sabato sul Real Salt Lake, e sono: Dax McCarty e Johan Kappelhof. Riassumendo: il rientrante Tim Howard (Colorado Rapids) in porta. Linea di difesa a tre con Garza, Johan Kappelhof e Matt Hedges (FC Dallas, cresciuto nel Reading in Inghilterra). Centrocampo con Ignacio Piatti a costruire e Dax McCarty a distruggere, Anibal Godoy e Miguel Almiron (autore anche di una doppietta contro MInnesota). Attacco a tre con lo spagnolo David Villa - doppietta per lui contro il D.C. United - Martinez, e il messicano della Houston Dynamo Erick "Cubo" Torres, al secondo gol stagionale in due partite. In panchina: Jake Gleeson, POR; Nick Lima, SJ; Alex, HOU; Felipe, NY; Sebastian Lletget, LA; Maxi Moralez, NYC; Alberth Elis, HOU. Allenatore: Gerardo "Tata" Martino (ATL)

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