Steve Zakuani, talentuosa ala congolese dei Portland Timbers e scelta numero uno nel MLS SuperDraft 2009 da parte di Seattle, ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato a soli 26 anni a seguito dei numerosi infortuni che hanno condizionato la sua carriera.
L'annuncio è stato dato direttamente da Zakuani sul suo sito poche ore fa attraverso un messaggio struggente:
Sono arrivato al punto in cui devo essere onesto e ascoltare il mio corpo. Credo che per amore del calcio potrei trovare la forza di giocare ancora qualche anni, ma mi costerebbe pene e dolore, e nel grande schema delle cose non ne vale la pena, per me. Amo giocare, ma non voglio compromettere la mia salute nel lungo termine. Non avrei mai immaginato di dovermi ritirare a 26 anni, ma è successo. Quando la mia carrierà è diventata, più che giocare divertendomi con amore, infiltrazioni, TAC, operazioni visite mediche, antidolorifici, e limitate possibilità fisiche, ho capito che era giunto il tempo di fermarmi.
Giocatore tecnico e veloce, esploso all'università di Akron sotto la guida di coach Caleb Porter, Zakuani era cresciuto nell'academy dell'Arsenal, dove è rimasto sino all'età di 14 anni,. Un addio che è stata la prima botta per il giovane Zakuani, finito anche in un brutto giro a Londra e mettendo a rischio la propria carriera a causa di un incidente costatogli gravi lesioni.
Dopo aver girovagato per l'Europa in cerca di una squadra, per lui l'unica offerta arrivò da Akron, che stava iniziando il suo bellissimo ciclo sotto la guida di Caleb Porter, oggi coach dei Portland Timbers. Chiamato in MLS da Seattle per la stagione inaugurale, Zakuani non delude, aiutando la squadra a vincere la 2009 U.S. Open Cup, e facendo ancora meglio nel 2010 con 10 gol e grandi giocate, oltre ad un'altra US Open Cup.
Con il suo gioco spettacolare Zakuani stava diventando un "poster boy" della MLS, immortalato anche in uno spot della Microsoft. Ma il sogno si interrompe all'inizio della stagione 2011, quando un tackle criminale del centrocampista dei Colorado Rapids, Brian Mullan, gli spezza tibia e perone, facendogli addirittura rischiare l'amputazione. Una scena terribile, al punto che Mullan, squalificato per 10 giornate, finisce anche in analisi.
- Guarda il replay del terribile fallo (attenzione, immagini impressionanti)
L'infortunio tiene Zakuani lontano dai campi per 18 mesi, ma nonostante le speranze riposte nel suo ritorno, le gravi lesioni subite hanno lasciato il segno. Per ripartire, nel 2014 Zakuani torna sotto le cure del suo maestro ad Akron, Caleb Porter, neo coach di Portland, ma nonostante qualche lampo, ancora gli infortuni gli impediscono di vedere la sua carriera decollare dfinitivamente. Fino alla decisione di ritirarsi, seguita da quella di scrivere un libro quale prima mossa post calcistica.
Zakuani purtroppo va quindi ad aggiungersi alla lista di grandi talenti USA che non hanno potuto esprimere il proprio potenziale a causa di infortuni - come ad esempio Clint Mathis, l'ex Ajax John O'Brien, e il centrocampista del Bolton Stuart Holden - o gravi incidenti, come l'attaccante Charlie Davies, oggi a New England, ma mai tornato ai suoi livelli.