“La lotta contro il razzismo” nel mondo del calcio è “di massima priorità”. A ricordarlo è la Fifa che scrive una lettera alla Federcalcio italiana per discutere del candidato alla successione di Giancarlo Abete, Carlo Tavecchio. Le sue affermazioni sui calciatori extracomunitari – definiti “mangia banane” - avevano già scatenato l’ira del web. Adesso arriva anche quella di Blatter e della task force della Fifa contro il razzismo e la discriminazione.
La Fifa spiega che «i resoconti dei media in relazione a presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla presidenza della federazione italiana hanno allertato la task force della federazione internazionale contro il razzismo e la discriminazione e il suo presidente Jeffrey Webb». «Per questo motivo - sottolinea la nota - la Fifa ha scritto una lettera alla Federcalcio chiedendogli di indagare e decidere sulla questione» e poi di «riferire» alla stessa Fifa.
Nella lettera, inoltre, la Fifa ha ricordato alla Figc «che la lotta contro il razzismo è una priorità assoluta» per l'ente presieduto da Blatter, e che «nel 2013, il Congresso della Federazione internazionale ha approvato all'unanimità una forte risoluzione sulla lotta contro il razzismo e la discriminazione in cui, tra l'altro, ha ricordato alle federazioni affiliate il loro obbligo di mettere in campo il massimo sforzo per eliminare il razzismo e la discriminazione nel calcio».
Nella sua missiva, infine, «la Fifa ha anche sottolineato che i dirigenti della comunità calcistica sono tenuti ad agire come modelli di riferimento nella lotta contro il razzismo»
La candidatura di Tavecchio vacilla ora dopo ora: prima il mondo della politica, con gli appelli degli esponenti del Pd vicini a Renzi contro Tavecchio, poi il web, le squadra italiane e adesso la Fifa. Tavecchio comunque è sostenuto da uno schieramento massiccio: Mario Macalli della Lega Pro, Andrea Abrodi della Serie B e Maurizio Beretta della Serie A hanno riconfermato il loro appoggio all’attuale presidente della Lega nazionale dilettanti.