Landon Donovan, il più grande giocatore della storia della Nazionale USA, sabato è sceso in campo per 90' nel CaliClasico vinto per 1-0 dai L.A. Galaxy sui San Jose Earthquakes, mostrandosi decisamente fuori forma nel suo primo match di regular season dopo lo stop per i Mondiali da cui è rimasto fuori per la decisione del CT Jurgen Klinsmann.
Una decisione che ha shockato il mondo, criticata da più parti e ancor di più dopo l'infortunio di Jozy Altidore contro il Ghana, ma che alla luce delle ultime apparizioni di Donovan appare alquanto giusta.
Durante i Mondiali Donovan ha lavorato come opinionista per la ESPN coprendo la fase a gironi, ed è stato impossibile per lui evitare l'argomento esclusione. E alla fine, in un'intervista rilasciata venerdì a Bill Plaschke del L.A. Times ha ammesso che dopo essere stato lasciato fuori, ha tifato contro la sua Nazionale.
Le sue parole al L.A. Times:
“Sarò completamente onesto. Vederli giocare contro l'Azerbaijan, dentro di me, una parte di me ha pensato, sperato che la partita non andasse bene. Ho pensato che se avessimo vinto 1-0 e avessimo giocato male, mi avrebbe fatto sentire bene".
Nel match giocato al Candlestick Park di San Francisco gli Stati Uniti hanno poi vinto 2-0, anche se il gioco ha lasciato alquanto a desiderare. ma Donovan ha ammesso di averci ripensato il giorno dopo.
“Il giorno dopo mi sono svegliato e mi sono detto: fa schifo sentire quelle cose. E' un brutto modo di vievere la vita, che non mi aiuta, che non aiuta la squadra, che non aiuta l'energia di cui ha bisogno la squadra. Ero triste, arrabbiato, dispiaciuto, erano giorni in cui ero giù. Come atleti tutti abbiamo un ego, pensiamo di poter aiutare, e quando non puoi è dura guardare".
Il L.A. Times presenta le parole di Donovan con un certo livello di comprensione. "Ammettiamolo, chi tra di noi non si è mai sentito in quel modo dopo essere stato scartato da qualcuno? Diciamo di augurare il meglio, ma nel profondo non pensiamo qualche volte di augurare il peggio?"
Vero, e con gli USA impegnati negli ottavi contro il Belgio martedì, sicuramente Donovan farà il tifo per i suoi compagni. Solo sarà da vedere come loro e Klinsmann valuteranno le sue parole quando, dopo i Mondiali, il suo nome dovrà essere riconsiderato per le convocazioni.