Tim Howard, titolare degli USA e nell'Everton, sarà il giocatore chiave nel difficile tentativo degli Stati Uniti di superare un girone comprendente anche Portogallo, Germania e Ghana.
L’ex portiere della Nazionale fino al 2002 - e tuttora in attività a 43 anni col Tottenham - Brad Friedel, che seguirà gli USA in Brasile per conto dello sponsor Sony, afferma che il suo successore tra i pali americani dovrà vivere un’estate particolarmente attiva. Ma anche che è abbastanza preparato per contrastare i più forti attaccanti del mondo.
“Tim Howard ha disputato una grandissima stagione, ma in generale la sua carriera si è alzata notevolmente di livello da quando ha lasciato il Manchester United per l’Everton” dice Friedel. “Timmy sarà il n.1, purché non si infortuni, e inoltre abbiamo un altro buon portiere oltre a lui, come Brad Guzan”.
“Timmy sarà utilissimo se gli Stati Uniti vogliono superare la fase a gruppi. L’unica debolezza che ha la nazionale americana è probabilmente a livello difensivo. Credo che, specialmente contro Portogallo e Germania, possa essere un uomo parecchio impegnato”.
Friedel aggiunge che ci sono pure altre questioni in sospeso per il ct Jürgen Klinsmann. “Credo che la coppia di centrali difensivi sia probabilmente l’unico settore in cui il tedesco non ha ancora deciso chi schierare”.
“Il terzino destro sarà probabilmente Geoff Cameron, mentre sulla fascia opposta la titolarità è ancora indefinita. Credo che a centrocampo e in attacco la squadra sia abbastanza forte, e lì probabilmente Jürgen sa già chi far giocare”.
“Ma il ruolo di portiere negli Stati Uniti è ora particolarmente coperto. Timmy gioca ancora, e gioca ad alti livelli. Così come Brad Guzan, autore di una grande stagione all’Aston Villa”.
“Dopo di loro, il livello scende un po’. Non credo di sbagliarmi se dico che c’è un calo notevole nel ruolo, perché intanto Timmy giocherà un altro paio d’anni e dopo di lui Brad farà lo stesso. E quindi c’è tempo per far crescere altri portieri dietro di loro”.