Il CT della Bosnia Erzegovina, l'ex centrocampista jugoslavo Safet Susic, ha diramato una lista di 24 nomi (uno sarà lasciato a casa) in vista dei Mondiali in Brasile della prossima estate.
Nella lista, oltre agli 'italiani' Miralem Pjanic e Senad Lulic, c'è anche un giocatore che a questi Mondiali sarebbe potuto arrrivare indossando un'altra maglia: quella degli Stati Uniti.
Si tratta di Vedad Ibišević, attaccante da 81 gol in 188 partite dal 2007 ad oggi con le maglie di Hoffenheim e Stoccarda, e 20 in 51 match con la Bosnia. E se c'è un ruolo in cui la Nazionale USA risulta scoperta da sempre è quello del centravanti, dell'uomo capace di mettere in rete il pallone con quella regolarità che manca a Jozy Altidore.
Ma Ibišević non sarà a disposizione di Klinsmann a causa di una svista degli scout della US Soccer Federation, che in passato ha perso anche l'ottimo difensore centrale del Borussia Dortmund Neven Subotic. I due sono accomunati infatti da storie personali simili (ma Subotic ha preso strade diverse per altri motivi), con infanzia e adolescenza che li ha visti sbattuti tra Bosnia, Svizzera, Stati Uniti, Francia e Germania, a causa delle guerre jugoslave di inizio anni '90.
Vedad Ibišević nasce a Vlasenica (Bosnia Herzegovina) il 6 agosto 1984: i suoi primi approci col calcio avvengono già in infanzia con i club del Proleter Slavonovic e del FK Zmaj od Bosne, ma certo vengono tutt'altro che facilitati dalla delicata situazione della Guerra dell'ex Jugoslavia, che un giovanissimo Vedad vive in pieno. Superato il brutto periodo, la famiglia Ibisevic decide di trasferirsi nel 2000 in Svizzera: è qua che l'allora 16enne bosniaco ha il suo primo contatto con il calcio professionistico, entrando a far parte del settore giovanile del Basilea.
Nella confederazione elvetica però la sosta è breve: dopo soli sei mesi infatti, gli Ibisevic si trasferiscono dall'altra parte dell'Oceano. E' a St. Louis, Missouri (Stati Uniti) - dove ancora vive la sua famiglia, insieme ad altri 70mila bosniaci - che Vedad completa gli studi (presso la Roosevelt High School) e soprattutto riprende l'attività calcistica, nel complesso e tipico ordinamento degli sport a stelle e strisce.
Dopo essere stato citato dal prestigioso magazine “Soccer America” tra i 25 prospect più interessanti provenienti dai licei americani, Ibisevic si iscrive all'Università nel 2002: la scelta ricade sulla Saint Louis University, rinunciando alle lusinghe di altri istituti che contavano di farne la stella della loro squadra di calcio nel campionato NCAA. Con la SLU le soddisfazioni non tardano ad arrivare: 18 gol in 22 presenze, miglior giocatore del campionato NCAA nel suo anno da “freshman” e la prima convocazione dall'altra parte dell'oceano nell'under 21 del paese in cui è nato, la Bosnia.
E infatti il suo connazionale, il tecnico Vahid Halilhodžić, che lo nota in uno stage e lo strappa al calcio a stelle e strisce, che nel frattempo aveva già grandi progetti per lui: qualche partita nella “lega di sviluppo” con i St. Louis Strikers e i Chicago Fire Premier, prima del grande salto nella Major League Soccer come uno dei pezzi pregiati del Draft 2004 (in USA per il Soccer funziona esattamente come nella mitica NBA). Ma nel 2004 arriva il Paris St. Germain - all'epoca allenato proprio da Halilhodžić - e Ibisevic vola in Europa per una carriera che lo porterà ai massimi livelli in Bundesliga nel giro di tre anni.
Gli USA in realtà ci avevano provato a coinvolgere Ibisevic nel programma della Nazionale USA, nonostante il giocatore fosse in attesa ancora della green card, e su di lui era intervenuto l'ex assistente dell'allora CT Bob Bradley ed ex-college coach dei St. Louis Billikens, Mike Sorber (che partcipò ai Mondiali 1990). Troppo tardi però. "[Sorber] mi parlò di questa possibilità, ma lo fece nella stessa settimana in cui mi chiamò la Bosnia", ha raccontato Ibisevic in occasione della recente amichevole vinta dagli USA per 4-3 sulla Bosnia.
Un'occasione persa per gli USA, e per Klinsmann quindi, che sarebbe molto più tranquillo ad affrontare Portogallo, Germania e Ghana con due come Ibisevic e Subotic in squadra.