SPORT
Ibišević e l'occasione persa dagli USA
Scritto il 2014-05-05 da Franco Spicciariello su Nazionale USA

Il CT della Bosnia Erzegovina, l'ex centrocampista jugoslavo Safet Susic, ha diramato una lista di 24 nomi (uno sarà lasciato a casa) in vista dei Mondiali in Brasile della prossima estate.

Nella lista, oltre agli 'italiani' Miralem Pjanic e Senad Lulic, c'è anche un giocatore che a questi Mondiali sarebbe potuto arrrivare indossando un'altra maglia: quella degli Stati Uniti.

Si tratta di Vedad Ibišević, attaccante da 81 gol in 188 partite dal 2007 ad oggi con le maglie di Hoffenheim e Stoccarda, e 20 in 51 match con la Bosnia. E se c'è un ruolo in cui la Nazionale USA risulta scoperta da sempre è quello del centravanti, dell'uomo capace di mettere in rete il pallone con quella regolarità che manca a Jozy Altidore.

Ma Ibišević non sarà a disposizione di Klinsmann a causa di una svista degli scout della US Soccer Federation, che in passato ha perso anche l'ottimo difensore centrale del Borussia Dortmund Neven Subotic. I due sono accomunati infatti da storie personali simili (ma Subotic ha preso strade diverse per altri motivi), con infanzia e adolescenza che li ha visti sbattuti tra Bosnia, Svizzera, Stati Uniti, Francia e Germania, a causa delle guerre jugoslave di inizio anni '90.

Vedad Ibišević nasce a Vlasenica (Bosnia Herzegovina) il 6 agosto 1984: i suoi primi approci col calcio avvengono già  in infanzia con i club del Proleter Slavonovic e del FK Zmaj od Bosne, ma certo vengono tutt'altro che facilitati dalla delicata situazione della Guerra dell'ex Jugoslavia, che un giovanissimo Vedad vive in pieno. Superato il brutto periodo, la famiglia Ibisevic decide di trasferirsi nel 2000 in Svizzera: è qua che l'allora 16enne bosniaco ha il suo primo contatto con il calcio professionistico, entrando a far parte del settore giovanile del Basilea.

Nella confederazione elvetica però la sosta è breve: dopo soli sei mesi infatti, gli Ibisevic si trasferiscono dall'altra parte dell'Oceano. E' a St. Louis, Missouri (Stati Uniti) - dove ancora vive la sua famiglia, insieme ad altri 70mila bosniaci - che Vedad completa gli studi (presso la Roosevelt High School) e soprattutto riprende l'attività  calcistica, nel complesso e tipico ordinamento degli sport a stelle e strisce.

Dopo essere stato citato dal prestigioso magazine “Soccer America” tra i 25 prospect più interessanti provenienti dai licei americani, Ibisevic si iscrive all'Università nel 2002: la scelta ricade sulla Saint Louis University, rinunciando alle lusinghe di altri istituti che contavano di farne la stella della loro squadra di calcio nel campionato NCAA. Con la SLU le soddisfazioni non tardano ad arrivare: 18 gol in 22 presenze, miglior giocatore del campionato NCAA nel suo anno da “freshman” e la prima convocazione dall'altra parte dell'oceano nell'under 21 del paese in cui è nato, la Bosnia.

E infatti il suo connazionale, il tecnico Vahid Halilhodžić, che lo nota in uno stage e lo strappa al calcio a stelle e strisce, che nel frattempo aveva già  grandi progetti per lui: qualche partita nella “lega di sviluppo” con i St. Louis Strikers e i Chicago Fire Premier, prima del grande salto nella Major League Soccer come uno dei pezzi pregiati del Draft 2004 (in USA per il Soccer funziona esattamente come nella mitica NBA). Ma nel 2004 arriva il Paris St. Germain - all'epoca allenato proprio da Halilhodžić - e Ibisevic vola in Europa per una carriera che lo porterà ai massimi livelli in Bundesliga nel giro di tre anni.

Gli USA in realtà ci avevano provato a coinvolgere Ibisevic nel programma della Nazionale USA, nonostante il giocatore fosse in attesa ancora della green card, e su di lui era intervenuto l'ex assistente dell'allora CT Bob Bradley ed ex-college coach dei St. Louis Billikens, Mike Sorber (che partcipò ai Mondiali 1990). Troppo tardi però. "[Sorber] mi parlò di questa possibilità, ma lo fece nella stessa settimana in cui mi chiamò la Bosnia", ha raccontato Ibisevic in occasione della recente amichevole vinta dagli USA per 4-3 sulla Bosnia.

Un'occasione persa per gli USA, e per Klinsmann quindi, che sarebbe molto più tranquillo ad affrontare Portogallo, Germania e Ghana con due come Ibisevic e Subotic in squadra.

Articoli Correlati
Il livello di calcio che si vede in campo non sarà forse al pari delle top leagues europee, ma quando si parla di social media, i team MLS non conosco rivali. Un esempio? LA Galaxy e Portland Timbers si sono affrontate domenica notte allo StubHub Center di Carson (California), col team guidato da Caleb Porter uscito vittorioso 1-0 in trasferta. Ad un certo punto del match è accaduto che il difensore dei LA Galaxy Jelle Van Damme abbia provato ad intervenire su un pallone conteso con il colombiano Diego Chara. Da quanto si è potuto vedere in TV, tra i due non c'è stato alcun contatto, nonostante un notevole volo in terra di Chara. Simulazione quindi, ma l'arbitro ha deciso di presentare a Van Damme il primo cartellino giallo, cui tre minuti dopo ne è seguito un altro (stavolta colpa sua) lasciando così LA in 10. A quel punto, il social media team dei Galaxyy è... entrato in campo. are we doing this right? ☄️ #shootingstars #memes pic.twitter.com/8wds3Wnop8 — LA Galaxy (@LAGalaxy) March 13, 2017 Non male anche la reazione di Van Damme via Twitter ✌

Calcio - Socceritalia

L'Atlanta United che ha distrutto il Minnseota United per 6-1 è chiaramente la squadra più rappresentata di questo Week 2 MLS Team of the Week. Sono infatti tre i rappresentanti dell'ATLUTD nel top 11 della settimana, a partire dall'ex torinista Josef Martinez autore di una tripletta, seguito dal regista Miguel Almiron e dal terzino sinistro della Nazionale USA Greg Garza, cui si aggiunge "Tata" Martino in panchina. Due invece i calciatori del Chicago Fire, vittorioso sabato sul Real Salt Lake, e sono: Dax McCarty e Johan Kappelhof. Riassumendo: il rientrante Tim Howard (Colorado Rapids) in porta. Linea di difesa a tre con Garza, Johan Kappelhof e Matt Hedges (FC Dallas, cresciuto nel Reading in Inghilterra). Centrocampo con Ignacio Piatti a costruire e Dax McCarty a distruggere, Anibal Godoy e Miguel Almiron (autore anche di una doppietta contro MInnesota). Attacco a tre con lo spagnolo David Villa - doppietta per lui contro il D.C. United - Martinez, e il messicano della Houston Dynamo Erick "Cubo" Torres, al secondo gol stagionale in due partite. In panchina: Jake Gleeson, POR; Nick Lima, SJ; Alex, HOU; Felipe, NY; Sebastian Lletget, LA; Maxi Moralez, NYC; Alberth Elis, HOU. Allenatore: Gerardo "Tata" Martino (ATL)

Calcio - Socceritalia

Meno di un mese e si riparte con il campionato di calcio di Serie A. Il via preliminare alla nuova stagione è stato dato ieri all’Expo di Milano con la definizione del calendario della Serie A 2015/2016. Nel campionato che sta per partire ricomincia la caccia alla Juventus campione in carica, e allo stesso tempo si dà il benvenuto alle tre neopromosse tra le quali c’è un gradito ritorno, quello del Bologna, e due debutti assoluti nella massima serie, quelli di Carpi e Frosinone. Il via al campionato è fissato per il 22 agosto, mentre l’ultima giornata è in programma il 15 maggio 2016. Partenza col botto per la nuova Serie A con Fiorentina-Milan alla prima giornata, Roma-Juve alla seconda, Inter-Milan alla terza e Napoli-Lazio alla quarta. Match clou L’inizio del campionato è infarcito di big match con l’incontro tra Juventus e Roma, prima e seconda dello scorso campionato, che andrà in scena all’Olimpico già alla seconda giornata. La sfida tra Napoli e Lazio, decisiva a fine campionato per andare ai preliminari di Champions, è in programma alla 4° giornata. Napoli-Juventus si giocherà alla 6° giornata, mentre nel turno successivo la squadra di Sarri andrà a San Siro per Milan-Napoli. Il derby d’Italia, Inter-Juventus, va in scena all’8° giornata, mentre alla 9° c’è Fiorentina-Roma. La sfida tra Juve e Milan è in programma alla 13°, con alla 14° uno stuzzicante Napoli-Inter. Chiusura ad alta tensione con l’ultima giornata, la 19°, che propone Roma-Milan e Fiorentina-Lazio. Derby Nemmeno le stracittadine, cinque in tutto quest’anno nel massimo campionato di calcio, dovranno aspettare più di tanto per animare le città di Milano, Roma, Torino, Genova e Verona. Il primo derby in programma è quello della Madonnina, con Inter-Milan in programma alla 3° giornata. Alla 7° si gioca Chievo-Verona, mentre all’11° giornata sarà la volta del derby della Mole tra Juventus e Torino. Nel turno successivo, 12° giornata, occhi puntati sull’Olimpico per Roma-Lazio. La serie di derby è chiusa da quello della Lanterna, Genoa- Sampdoria, in programma alla 18° giornata.

Calcio - Comunicablog

SOCCERITALIA
SPORT