Un americano è campione del Messico. Nel Club León vincitore del torneo Apertura della Liga MX gioca infatti portiere titolare William Yarbrough, nato ad Aguascalientes, in Messico, da genitori emigrati negli anni '80.
E Yarbrough è stato uno dei protagonisti domenica nel match di ritorno della finale dei playoff contro il Club América, vinta dal León 3-1, che fa coppia col 2-0 dell'andata.
Il portiere tex-mex ha dovuto fronteggiare gli assalti di un América disperatom, autore di ben 11 tiri in porta, di cui uno solo alla fine entrato, mentre il León ne ha infilati tre con Mauro Boselli, Nacho González e Edwin Hernández.
Yarbrough, 24 anni, non ha indossato né la maglia degli USA né quella del Messico, a parte una convocazione con l'Under 23 di ElTri per le qualificazioni alle Olimpiadi 2012 e qualche presenza con l'Under 20.
Biondo occhi azzurri, perfettamente bilingue, a 16 anni è entrato nel vivaio del Pachuca, dove è rimasto - con periodi al Jaibos Tampico Madero (2011, 38 partite in Segunda División de México) e al Titanes Tulancingo - fino a quando nel 2012 è stato prestato al León , club molto vicino al Pachuca, che quest'anno gli ha offerto un triennale rinnovando il prestito.
Quest'anno Yarbrough è riuscito man mano farsi spazio tra i Panzas Verdes superando in finale la concorrenza di Edgar Hernández e Christian Martínez.
Dovesse continuare così, potrebbe presto essere possibile per Yarbrough una chiamata da parte del CT USA Jurgen Klinsmann, che dopo i Mondiali dovrà iniziare a pianificare il dopo-Howard, anche se il portiere ha recentemente dichiarato: "I miei genitori sono stranieri [ucraini, ma di nazionalità americana, Ndr], ma tutta la cultura che è nella mia vita è messicana. I miei fratelli sono nati qui, ho sempre vissuto qui, quindi il mio cuore è messicano". Ma, come già visto con Edgar Castillo e Jose Torres, una chiamata può far cambiare improvvisamente certi pensieri.
Il ritorno di Rafa Márquez
Da segnalare nel León campione il ruolo fondamentale del ex difensore/centrocampista di Barcellona e New York Red Bulls (dove però è stato una delusione) il capitano Rafa Márquez, al primo titolo messicano della sua carriera e in gran forma, che NY potrebbe quindi ritrovare come avversario nella prossima edizione della CONCACAF Champions League