Beckham e gli Usa, l'amore continua. Come era già stata ipotizzato al momento del suo addio al calcio giocato, lo 'Spice Boy' sta pensando di creare una nuova franchigia MLS a Miami: "Sarebbe una sfida formidabile", ha detto Beckham - che ha lasciato il calcio giocato il mese scorso - al termine di una visita esplorativa a Miami, in Florida, dove una squadra di calcio manca dal 2002, a seguito della chiusura di Miami Fusion (che aveva però base a Ft. Lauderdale) e Tampa Bay Mutiny.
Beckham, che ha già ottenuto l'appoggio di politici e tifosi locali e che nella MLS ha giocato con i Los Angeles Galaxy vincendo due MLS Cup, ha visitato due stadi: quello dei Florida Dolphins (Nfl), però troppo grande per il soccer visti i suoi 75.000 posti disponibili; e un altro, più modesto, della Florida International University da 20.000 spettatori.
Nell'operazione Beckham - il cui contratto con Galaxy e MLS prevedeva anche un'opzione su un team, NY esclusa, al prezzo di $25 milioni (le ultime expansion di Montreal, Portland e Vancouver valevano 40 milioni) - avrà l'appoggio del miliardario boliviano Marcelo Claure (proprietario in patria del Bolivar FC), pronto ad investire 20 milioni di euro. Claure aveva già provato a lanciare un team a Miami nel 2008 insieme al Barcellona, ma la crisi economica in Spagna e le limitazioni poste dalla MLS al calciomercato fermarono poi il progetto.
Con l'ingresso del New York City FC previsto per il 2015, la franchigia di Miami sarebbe la numero 21 della lega (con expansion ipotizzabile per il 2016), e potrebbe essere seguita da un'altra squadra del sud, con Atlanta e Orlando in prima fila. A detta dello stesso sindaco di Miami però, la questione è ancora assolutamente in una fase esplorativa.