E' stato un anno di cambiamenti per la Nazionale USA, con il CT Jurgen Klinsmann che ha ormai preso pienamente in mano la situazione e avviato il ricambio generazionale in vista dei Mondiali del Brasile del 2014.
Di conseguenza, sono state molte le novità viste sul campo nel 2012, che hanno inevitabilmente comportato anche qualche difficioltà nel corso del primo girone di qualificazione mondiale che ha preceduto l'Hexagonal, al via il prossimo febbraio.
Un ricambio che ha fatto intravedere un futuro brillante per qualche giovane di belle speranze (Fabian Johnson, Boyd) e l'inizio del viale del tramonto per altri (Bocanegra, Onyewu), con momenti di grande fulgore che comunque rimarranno scolpiti nella memoria e persino nella storia del calcio USA.
E proprio uno di questi momenti è sicuramente il più importante dei 5 che SoccerItalia.info ha scelto per riassumere il 2012 della Nazionale USA
1. La vittoria col Messico allo stadio Azteca (guarda gli highlights)
L'accusa potrebbe essere di provincialismo, come quando un derby romano vinto rimane impresso ai tifosi più dei (pochi) successi. Certo però che andare a vincere per la prima volta in 99 anni in casa del nemico storico, il Messico, nel mitico Estadio Azteca, è sicuramente un qualcosa che resterà negli annali. La giornata storica è arrivata a Ferragosto 2012, quando una Nazionale statunitense assai rimaneggiata (assenti i titolari Carlos Bocanegra, Michael Bradley, Steve Cherundolo e Clint Dempsey) è andata a battere per 1-0 El Tri con un gol di Michael Orozco Fiscal (proprio lui, un messicano-americano) all'80', a seguito di un tocco di tacco del giovane Terrance Boyd su azione di Graham Zusi sulla fascia. Era solo un'amichevole, anche se non lo sono mai col Messico, ma è stata una vittoria che darà coraggio (date le brutte sconfitte degli ultimi match) in vista delle qualificazioni mondiali (USA vs. Messico si gioca il 26 marzo).
2. Vittoria sul Guatemala e qualificazione all'Hexagonal (guarda gli highlights)
Sorteggiati in un gruppo con Antigua & Barbuda, Guatemala e Giamaica, sembrava non dovessero esserci problemi per la qualificazione all'Hexagonal. Gli Stati Uniti sono invece dovuti arrivare all'ultimo match alla ricerca di un punto, trovandosi invece sotto 1-0 col Guatemala dopo 5 minuti. Un incubo, da cui per svegliarsi sono serviti i gol di Bocanegra e Dempsey (doppietta), senza cui gli USA sarebbero fuori dai Mondiali per la prima volta dal 1990.
4. Battuta l'Italia a Genova (guarda gli highlights)
E' già raro vedere gli USA vincere su suolo europeo, e certamente era quasi inimmaginabile vederli uscire vincitori da Marassi nel match dello scorso 29 febbraio contro l'Italia. Ma un gol di Clint Dempsey al 55', e alcune grandi parate di Tim Howard, hanno consegnato al gruppo a stelle e strisce la prima storica vittoria sugli Azzurri in 82 anni di confronti, oltre tutto contro un gruppo che pochi mesi dopo è arrivato sino alla finale degli Europei.
3. Via al ricambio generazionale: ecco Fabian Johnson, Cameron e Boyd
Non erano stati molti i cambiamenti tra la gestione di Bruce Arena e quella di Bob Bradley, e Klinsmann si è ritrovato nel 2011 con un gruppo ormai stanco almeno in alcuni elementi. E così dopo qualche mese da semi-osservatore Klinsi ha dto via al ricambio, puntando principalmente su alcuni ragazzi cresciuti in Germania quali il terzino sinistro dell'Hoffenheim Fabian Johnson (il migliore tra i nuovi), il centrocampista Danny Williams, il laterale del Norimberga Timothy Chandler e il giovane centravanti del Borussia Dortmund ora al Rapid Vienna Terrance Boyd, oltre naturalmente a Jermaine Jones, già chiamato da Bradley. A questi si è aggiunto il centrale di difesa (negli ultimi mesi convertito terzino) Geoff Cameron, che sta facendo vedere grandi cose allo Stoke City in Premier League. Il tutto contornato dall'affermazione definitiva nel ruolo di leader in campo e fuori di Michael Bradley.
5. La tripletta di Landon Donovan nel 5-1 alla Scozia (guarda gli highlights)
E' stato un anno in chiaroscuro quello di Landon Donovan, tartassato da infortuni e da una certa apatia che lo ha addirittura portato a paventare un precoce ritiro a soli 30 anni. Ma pure in un anno così Donovan è stato al top. Seconda MLS Cup consecutiva coi Galaxy da protagonista, e record di presenze in Nazionale (120), migliorando quelli di reti (46) e assist (45) che già deteneva. Ma il "suo" giorno inNazionale è stato senz'altro quello del match dello scorso 26 maggio a Jacksonville, quando gli USA hanno distrutto la Scozia per 5-1 grazie ad una sua tripletta (oltre ai gol di Bradley e Jones). Purtroppo sono rimasti i suoi unici tre gol in Nazionale quest'anno.