Con un gol di Clint Dempsey al 10' della ripresa, gli USA battono l'Italia a Marassi e raggiungono un risultato storico: mai, infatti, la nazionale a stelle e strisce era riuscita a vincere contro di noi.
Va detto che gli azzurri non hanno attraversato la migliore delle giornate, forse perché si trattava di una partita amichevole: questo però, anziché essere un'attenuante, è indice di una chiara presupponenza da parte della nazionale italiana, che invece dovrebbe mettere il massimo impegno in ogni uscita.
I ragazzi guidati da Jurgen Klinsmann hanno condotto un'ottima partita, caratterizzata da una grande attenzione alle distanze tra i reparti e al mantenimento delle posizioni; pochissime le azioni davvero degne di nota sul fronte offensivo da parte degli yankee, ma va registrato altresì che anche dalle parti di Howard non ci sono stati grandi momenti di sofferenza, se non verso la fine quando gli azzurri hanno cominciato a fare il loro forcing, che si è però dimostrato sterile.
Gli americani si sono difesi con grande ordine, sempre tentando la giocata più efficace ed affidandosi ai propri uomini di esperienza e vitalità (Bocanegra e Goodson centrali, Cherundolo sulla destra, Johnson a sinistra); a centrocampo buonissime prestazioni di Dempsey (al di là del gol), di Bradley, di Shea e di Williams; un po' sottotono Altidore, isolato in avanti, col compito di tenere palla e far salire la squadra; di certo la sua sponda in occasione del gol è la giocata migliore della sua partita.
Accanto alla soddisfazione per la vittoria degli USA, c'è l'amarezza del dover constatare come il giornalismo nostrano non sia assolutamente capace di rispettare l'avversario: mi riferisco ai commenti di Marco Mazzocchi, che nei commenti del dopopartita, intervistando Giorgio Chiellini (uno degli azzurri che meno ha demeritato) si dimostra preoccupato per la sconfitta perché ottenuta contro "gli Stati Uniti, una squadra che occupa il 31° posto del ranking mondiale; ci sta perdere contro i campioni del Sudamerica (sconfitta contro l'Uruguay a Roma 3 mesi fa, ndr), ma contro gli USA come si fa?".
Intelligente la risposta di Chiellini, che si dimostra molto più cauto e rispettoso del giornalista, facendo notare come "di squadre facili non ne esistono, e comunque i giocatori USA arrivano quasi tutti da campionati europei, e sono tutti giocatori di buon livello".
Archiviamo comunque questa vittoria per la nazionale a stelle e strisce, attendendo i prossimi collaudi internazionali, il 26 maggio contro la Scozia e il 30 dello stesso mese contro il Brasile.