Invece di avventurarsi verso l'Europa di De Rosario ha iniziato la sua carriera con il Malvern Majors: "Avevamo una squadra molto giovane e di talenti. La maggior parte dei giocatori di quella squadra sarebbe potuta passare al professionismo, ma le circostanze non furono ideali, e ognuno è andato per la sua strada". Non volendo dimenticare le sue radici cita il suo modo di esultare facendo il gallo: "E 'quello che facevamo quando eravamo bambini."
Al giovane De Rosario poteva forse mancare un po' di "fame", ma oggi a 33 anni, la voglia è più forte che mai al termine di un ottimo 2011. Quando è gli stato chiesto di descrivere la sua stagione la sua risposta è semplice: "Alti e bassi sicuramente." Una valutazione riduttiva considerando che è stato eletto MVP, il primo a giocare per tre squadre in una stagione. A testimonianza della sua capacità di recupero.
Pochi avrebbero potuto riprendersi in questo modo dopo aver iniziato la styagione a Toronto [con una serie di polemiche nei mesi precedenti, Ed.] per poi passare a New York e lasciarla dopo soloe 13 partite per volare a DC. Lungi dall'essere soddisfatto di come le cose siano andate, De Rosario ricorda il momento in cui gli fu detto che il suo tempo con il club del New Jersey era giunto al termine. "Nel pomeriggio di un lunedi, dopo l'allenamento mi hanno chiamato", ha detto. "Stavo andando a vedere il ritiro del diploma di scuola elementare di mia figlia a Toronto. Il giorno dopo e mi hanno chiamato e ha detto in sostanza: "Abbiamo appena fatto un accordo". "Ed io ci rimasi, risponendo, 'Ero in ufficio, potevate almeno chiamarmi'".
De Rosario aveva da poco versato un acconto per una casa. Si è sentito mancare di rispetto? "Sì al 100%. Come ho già detto, non è il fatto che fossi appena arrivato là. Io credo che nessuno dovrebbe essere trattato in questo modo, soprattutto un ragazzo che ha militato così a lungo nella lega e ha fatto quello che ho fatto io"
New York non è l'unica squadra che l'ex De Rosario ha "punito" in questa stagione. Una tripletta contro il Toronto FC al RFK Stadium gli ha però un gusto un po' agrodolce. "C'erano un sacco di emozioni lì. Ovviamente Toronto è la mia città ed è una città che amo. Spiegare quello che ho vissuto lì è difficile. Ho dato il 100% ogni sessione di allenamento e sul campo, nonostante quello che stava succedendo fuori dal campo. Ma giocare per quella società era una sensazione strana".
Come ci si aspetterebbe De Rosario parla molto del suo attuale allenatore, Ben Olsen. C'è un livello di rispetto tra giocatore e coach che si è forgiata negli anni passati a giocare su fronti opposti, sia nella MLS che di Nazionali, a livello giovanile e internazionale. "Ho sempre avuto un grande rispetto per Ben, per la sua tenacia, è uno che non si arrende e lavora sempre duro. E sono ancora più impressionato dal modo in cui è passato dall'essere un giocatore alla panchina in un solo anno".
Inevitabile che durante la offseason ci si chieda se De Rosario sarà in grado di mantenere il livello di forma mostrato nel 2011. Non intende porsi obiettivi specifici per la prossima stagione, ma vuole seguire la lezione di una leggenda del DC come Jaime Moreno e di un un certo centrocampista del Manchester United . "Dopo ogni stagione si dovrebbe guardare a sé stessi e valutare realmente le cose che si sono fatto bene e le cose in cui c'è bisogno per migliorare", ha detto. "Guardi un tipo come [Ryan] Giggs, uno che pensa molto più veloce del suo avversario e si libera il suo spazio. Ammiro giocatori come che in realtà giocano con il cervello".
Curiosamente il Guardian chiede a De Rosario anche della sua dieta vegana. "Penso che mi aiuti molto nel rimanere al top come giocatore e come persona vedere cosa mangio e cosa metto nel mio corpo. Penso che davvero mi aiuti a dare il meglio per tutti i 90 minuti ".
Per quanto riguarda la prossima stagione i suoi obiettivi sono semplici come spiega: "La cosa principale per me è a livello di squadra è avere successo, per cui qualunque cosa si debba fare per realizzare questo obiettivo sono disposto a farla, e nel mio caso il mio ruolo è mettere la palla nella rete. Ho intenzione di fare del mio meglio per continuare a farlo".