SPORT
Miami, nuovo addio al soccer
Scritto il 2009-03-04 da Franco Spicciariello su

Niente da fare, neanche stavolta il soccer riuscirà  a trovare il suo posto a Miami, che rimane quindi il "mercato" più grande degli Stati Uniti - insieme ad Atlanta - privo di una squadra di fàºtbol professionistico di "serie A". Ed è la seconda volta, dopo la chiusura del Miami Fusion (che però giocava a Ft. Lauderdale) decisa dalla MLS nel 2001 insieme a quella del Tampa Bay Mutiny, che porto alla separazione fra il calcio e il South Florida.

È stato infatti annunciate ieri da parte di Major League Soccer, l'FC Barcellona e dall'imprenditore delle telecomunicazioni Marcelo Claure hanno annunciato che Miami non è più tra le candidate all'expansion della MLS prevista per il 2011. Miami va quindi ad aggiungersi alle altre città  già  uscite dalla corsa, come Atlanta e Montreal. La decisione sull'expansion – per la quale il gruppo dietro a Miami avrebbe dovuto pagare $40 milioni – è arrivata dopo una valutazione complessiva relativa all'attuale situazione negativa del mercato, cui si sono aggiunte le conseguenze derivanti dalla scelta di David Beckham di lasciare Los Angeles per il Milan, come affermato ieri da Claure, che ha raccontato del suo senso colpa nel licenziare gente della sua Brightstar Telecom. Mentre investiva sun un club calcistico. A ciò però si è aggiunto lo scarso entusiasmo dei tifosi di Miami in questi mesi - a differenza ad esempio di quanto accaduto in città  quali Seattle, Phila, Portland o St. Louis – in cui l'FCB Miami, questo il nome che si vociferava per il nuovo team, aveva iniziato la propria campagna di comunicazione. E tutti questi fattori messi insieme hanno fatto pensare al gruppo in questione che forse i $40 milioni - non trattabili – richiesti dalla MLS per l'expansion fossero troppi. Specie per un possibile flop.

Certo, a Miami tifosi che amino il calcio sono tantissimi, e sono tifosi come in tutto il resto del mondo. Solo che amano il calcio argentino, brasiliani, colombiano e messicano, oppure quello europeo. Sono fedeli ai loro team di Bogotà , El Salvador, Buenos Aires e San Paolo. Ma a quanto pare non amano il calcio americano e non hanno nessuna affezione per la MLS e le sue squadre, anche se va detto che all'epoca gli allora Miami Fusion chiusero nonostante un certo successo di pubblico (media più alta di Kansas City e San Jose, oltre che di NY e di New England se le loro non fossero state "drogate" da doppi match) .

In realtà  lo stesso MLS commissioner Don Garber è stato in qualche modo sollevato dal passo indietro del gruppo di Miami. Dire no al Barà§a non sarebbe stato facile. Ma le riserve della MLS erano notevoli. Al di la della questione pubblico in cui la MLS ma per il futuro, c'era infatti lo stadio - quello scelto era quello della Florida International University - per quanto recente non certo al livello della lega, e il cui campo è un sintetico pessimo.

Quanto è accaduto è sicuramente un peccato, perché vuol dire uno stop per la via per il successo del soccer USA in Florida e a livello nazionale , e che ci vorranno altri David Beckham e Guillermo Barros Schelotto prima che i Landon Donovan nazionali possano essere rispettati e apprezzati. Ma d'altra parte questo deve essere uno stimolo per la MLS, per investire sempre più sul prodotto e sulla qualità  in campo.

Al di la di tutto va detto che Garber, Claure e il Barà§a qualche ragione di dubbio l'avevano. Miami è una città  strana per lo sport professionistico, basta guardare il seguito delle squadre dei vari sport. Il team di football della University of Miami non riusciva a riempire lo stadio nemeno quando - secondo i media di Miami - era la squadra più bella del paese. Per non parlare poi dei Marlins, che nonostante due titoli nelle World Series continuano ad avere la peggiore media spettatori della MLB. Pessimi risultati anche per Heat e Panthers, che possono contare suna base forte ma niente più. Fino al college basketball: mai stao un successo.

Se poi guardiamo al calcio che già  c'è - il Miami FC della USL 1st Division, comunque una lega pro - è un disastro. In campo nel piccolo ma non male Tropical Park, la squadra di proprietà  della brasiliana Traffic, nonostante gente come Romario e Zinho in campo, non riesce a portare più di 2.000 persone allo stadio. E se quest'anno non verranno venduti 5.000 abbonamenti, la chiusura è probabile. Ma forse dopo la decisione della MLS lo è un po' meno, e per la crescita della USL, di cui il calcio USA ha bisogno, sarà  un bene.

Sarà  che una città  con tante possibilità  di divertimento rende il calcio e lo sport in generale assolutamente secondario, ma ciò potrebbe valere per tante altre città  americane. Più probabile che la forte immigrazione latino americana degli ultimi 10 anni - aggiunta alla facilità  di comunicare col proprio paese d'oroigine - abbia impedito la nascita di passioni locali. Lo sport - e il calcio in particolare - hanno bisogno di gente che tifi per la propria squadra, che viva per lei. Impossibile però quando il tifos locale in realtà  già  si appassiona per il Boca Juniors, il Club America o il Millionarios di Bogotà .

Soccer e Miami: arrivederci al 2020.

Articoli Correlati
Il livello di calcio che si vede in campo non sarà forse al pari delle top leagues europee, ma quando si parla di social media, i team MLS non conosco rivali. Un esempio? LA Galaxy e Portland Timbers si sono affrontate domenica notte allo StubHub Center di Carson (California), col team guidato da Caleb Porter uscito vittorioso 1-0 in trasferta. Ad un certo punto del match è accaduto che il difensore dei LA Galaxy Jelle Van Damme abbia provato ad intervenire su un pallone conteso con il colombiano Diego Chara. Da quanto si è potuto vedere in TV, tra i due non c'è stato alcun contatto, nonostante un notevole volo in terra di Chara. Simulazione quindi, ma l'arbitro ha deciso di presentare a Van Damme il primo cartellino giallo, cui tre minuti dopo ne è seguito un altro (stavolta colpa sua) lasciando così LA in 10. A quel punto, il social media team dei Galaxyy è... entrato in campo. are we doing this right? ☄️ #shootingstars #memes pic.twitter.com/8wds3Wnop8 — LA Galaxy (@LAGalaxy) March 13, 2017 Non male anche la reazione di Van Damme via Twitter ✌

Calcio - Socceritalia

L'Atlanta United che ha distrutto il Minnseota United per 6-1 è chiaramente la squadra più rappresentata di questo Week 2 MLS Team of the Week. Sono infatti tre i rappresentanti dell'ATLUTD nel top 11 della settimana, a partire dall'ex torinista Josef Martinez autore di una tripletta, seguito dal regista Miguel Almiron e dal terzino sinistro della Nazionale USA Greg Garza, cui si aggiunge "Tata" Martino in panchina. Due invece i calciatori del Chicago Fire, vittorioso sabato sul Real Salt Lake, e sono: Dax McCarty e Johan Kappelhof. Riassumendo: il rientrante Tim Howard (Colorado Rapids) in porta. Linea di difesa a tre con Garza, Johan Kappelhof e Matt Hedges (FC Dallas, cresciuto nel Reading in Inghilterra). Centrocampo con Ignacio Piatti a costruire e Dax McCarty a distruggere, Anibal Godoy e Miguel Almiron (autore anche di una doppietta contro MInnesota). Attacco a tre con lo spagnolo David Villa - doppietta per lui contro il D.C. United - Martinez, e il messicano della Houston Dynamo Erick "Cubo" Torres, al secondo gol stagionale in due partite. In panchina: Jake Gleeson, POR; Nick Lima, SJ; Alex, HOU; Felipe, NY; Sebastian Lletget, LA; Maxi Moralez, NYC; Alberth Elis, HOU. Allenatore: Gerardo "Tata" Martino (ATL)

Calcio - Socceritalia

Meno di un mese e si riparte con il campionato di calcio di Serie A. Il via preliminare alla nuova stagione è stato dato ieri all’Expo di Milano con la definizione del calendario della Serie A 2015/2016. Nel campionato che sta per partire ricomincia la caccia alla Juventus campione in carica, e allo stesso tempo si dà il benvenuto alle tre neopromosse tra le quali c’è un gradito ritorno, quello del Bologna, e due debutti assoluti nella massima serie, quelli di Carpi e Frosinone. Il via al campionato è fissato per il 22 agosto, mentre l’ultima giornata è in programma il 15 maggio 2016. Partenza col botto per la nuova Serie A con Fiorentina-Milan alla prima giornata, Roma-Juve alla seconda, Inter-Milan alla terza e Napoli-Lazio alla quarta. Match clou L’inizio del campionato è infarcito di big match con l’incontro tra Juventus e Roma, prima e seconda dello scorso campionato, che andrà in scena all’Olimpico già alla seconda giornata. La sfida tra Napoli e Lazio, decisiva a fine campionato per andare ai preliminari di Champions, è in programma alla 4° giornata. Napoli-Juventus si giocherà alla 6° giornata, mentre nel turno successivo la squadra di Sarri andrà a San Siro per Milan-Napoli. Il derby d’Italia, Inter-Juventus, va in scena all’8° giornata, mentre alla 9° c’è Fiorentina-Roma. La sfida tra Juve e Milan è in programma alla 13°, con alla 14° uno stuzzicante Napoli-Inter. Chiusura ad alta tensione con l’ultima giornata, la 19°, che propone Roma-Milan e Fiorentina-Lazio. Derby Nemmeno le stracittadine, cinque in tutto quest’anno nel massimo campionato di calcio, dovranno aspettare più di tanto per animare le città di Milano, Roma, Torino, Genova e Verona. Il primo derby in programma è quello della Madonnina, con Inter-Milan in programma alla 3° giornata. Alla 7° si gioca Chievo-Verona, mentre all’11° giornata sarà la volta del derby della Mole tra Juventus e Torino. Nel turno successivo, 12° giornata, occhi puntati sull’Olimpico per Roma-Lazio. La serie di derby è chiusa da quello della Lanterna, Genoa- Sampdoria, in programma alla 18° giornata.

Calcio - Comunicablog

SOCCERITALIA
SPORT